Calano i reati, ma aumentano le rapine in banca

I reati sono in calo. In modo più netto in città, quasi impercettibilmente in provincia. Meno furti e spaccio di droga in città, ma più rapine in banca. In provincia la situazione è diversa: raddoppiano le rapine in posta, cresce anche lo spaccio. Anche in provincia calano i furti, con un’eccezione preoccupante, quelli in appartamento.

Il primo bilancio dei dati registrati in prefettura relativi ai primi sette mesi dell’anno dimostra che la situazione è in costante miglioramento, specialmente in città. I delitti nel capoluogo sono diminuiti quasi del 20 per cento rispetto all’anno scorso (2.653 contro 3.287), in provincia dello 0,21 per cento (15.137 contro 15.169).

Non mancano, però, punti critici. Lo confermano il capo della Squadra Mobile Giampaolo Bonafini e il comandante del Reparto operativo dell’Arma Amleto Comincini. Entrambi sottolineano come la presenza sul territorio delle forze dell’ordine, con l’istituzione della figura del poliziotto e del carabiniere di quartiere, con la collaborazione delle polizie locali, abbia migliorato situazioni di degrado, come quella di via Quarenghi, facendo diminuire il numero di delitti commessi.

La maggiore attività criminosa della Bergamasca è la droga: 88 i reati per stupefacenti da gennaio a luglio 2002 in città, 69 quest’anno. In provincia invece 412 l’anno scorso, quest’anno 453. Il commercio prevalente è quello della cocaina e dell’hashish, il mercato è in mano per il 70 per cento a extracomunitari, che importano lo stupefacente dal Nord Europa o dalla Spagna. Alla droga sono spesso legati rapine e furti. In provincia quest’anno gli assalti agli uffici postali sono addirittura raddoppiati, da 10 a 20. Nelle banche sono arrivati, al 31 luglio scorso, a quota 31, contro i 21 del 2002. In città sono state colpite solo le banche: 5 contro le 2 dell’anno scorso, mentre sono state risparmiate le poste.

(03/12/2003)

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