Calcinate, lo sfratto è slittato
«Proprietà disponibile, il Comune no»

Nella mattinata di lunedì 17 febbraio doveva essere eseguito lo sfratto ai danni di un ultra-cinquantenne disoccupato. Majid abita a Calcinate da tantissimi anni con tutta la sua famiglia, moglie e due figli, ed è stato licenziato nel 2011.

Nella mattinata di lunedì 17 febbraio doveva essere eseguito lo sfratto ai danni di un ultra-cinquantenne disoccupato. Majid abita a Calcinate da tantissimi anni con tutta la sua famiglia, moglie e due figli (rispettivamente di 15 e 19 anni). È stato licenziato da una azienda edile nel 2011 e non è più riuscito a pagare l’affitto.

«L’ufficiale giudiziario - si legge nel comunicato dell’Unione Inquilini Bergamo - si è presentato per eseguire lo sfratto utilizzando le forze dell’ordine per sgomberare l’alloggio. Per fortuna la mobilitazione indetta dall’Unione Inquilini, sostenuta da decine di famiglie di Calcinate, è riuscita a fermare l’ennesimo sfratto».

«Il rinvio dell’ennesimo sloggio - continua il comunicato - è stato raggiunto dopo una lunga e difficile trattativa che ha visto coinvolti gli attivisti del sindacato, i carabinieri ma soprattutto la società “Meridiana”, proprietaria di questo come di altre decine di appartamenti a Calcinate. Al termine della concitata contrattazione pensavamo di essere riusciti a strappare un accordo soddisfacente che poteva valere anche per altre persone in difficoltà. La proprietà si era resa disponibile a far rimanere la famiglia nell’alloggio in cambio di un contributo economico limitato alle spese condominiali».

«Purtroppo ci ha pensato il sindaco di Calcinate a gelare i facili entusiasmi della delegazione sindacale che si è recata in tarda mattinata in Municipio per informare e chiedere l’intervento dell’Amministarzione comunale: il sindaco ha negato la possibilità del confronto e non ha voluto nemmeno ascoltare la famiglia sfrattata».

«“Siamo allarmati per l’insensibilità del sindaco di Calcinate di fronte alla gravità dell’emergenza sfratti, e informeremo quanto prima il Prefetto di Bergamo perché intervenga sull’Amministrazione comunale di Calcinate -dichiara Fabio Cochis, segretario dell’Unione Inquilini -. La situazione è assurda e incredibile: registriamo maggiore disponibilità a trovare soluzioni da parte della proprietà edilizia (ma anche delle forze dell’ordine intervenute). Pesano purtroppo sulle persone in difficoltà residenti sul territorio comunale i nefasti risultati di una colpevole ignavia istituzionale. Infatti questa mattina abbiamo scoperto che mentre le famiglie di Calcinate finiscono in strada il sindaco lascia vuoti, privi di assegnazione, alloggi comunali che sarebbero un prezioso strumento per calmierare la difficile situazione sociale”».

«Chiediamo - conclude il comunicato - ai Comuni e ai Sindaci di smetterla di alzare le mani dichiarandosi impotenti. Chiediamo che Governo, Prefetto ed Enti Locali di fronte all’emergenza casa assumano tutti i provvedimenti necessari secondo le rispettive competenze: il blocco degli sfratti, l’attuazione della graduazione degli sfratti (come previsto dalla legge 124 del 2013), l’acquisizione di alloggi sfitti tramite indennizzo, l’utilizzo di edifici pubblici inutilizzati. Tutto quello che si deve fare con prontezza come succede dopo un terremoto!».

© RIPRODUZIONE RISERVATA