Caldaie e il libretto a «costo zero»
Gli installatori chiedono tra 5 e 15 €

Arrivano i primi freddi e, puntuali, le prime polemiche sulla gestione delle caldaie. Quest’anno, per di più, la concomitanza delle nuove regole per la manutenzione e l’installazione degli impianti, entrate in vigore lo scorso 15 ottobre, contribuisce a creare «calde» polemiche.

In particolare, alla prima manutenzione utile delle caldaiette domestiche, i manutentori dovranno sostituire i vecchi libretti di impianto, con dei nuovi libretti, oltre a procedere alla targatura degli impianti.

La polemica - spiegano le associazioni dei consumatori Adiconsum, Federconsumatori e Adoc - nasce dal fatto che, nel sito della Provincia di Bergamo, entrando nella pagina relativa agli «Impianti termici, novità», si fa riferimento alla illustrazione avvenuta a Palafrizzoni fatta dai rappresentanti della Provincia e del Comune di Bergamo e si legge che : «È importante precisare che per i proprietari degli impianti si tratta di una operazione a costo zero, ossia, per compiere le attività previste dalla legge, gli installatori e manutentori bergamaschi non richiederanno nulla al cliente».

Questa dichiarazione fa infuriare le associazioni dei consumatori di Cgil, Cisl e Uil Bergamo. In un comunicato congiunto, infatti, Adiconsum, Federconsumatori e Adoc sostengono che «Non è così!».

«Sono ormai molte le segnalazioni che ci pervengono – dichiarano Eddy Locati, Umberto Dolci e Maurizio Regazzoni, segretari delle tre sigle - e che denunciano il fatto che gli installatori e manutentori bergamaschi stanno chiedendo dai 5 ai 15 euro per la consegna del nuovo libretto, che fra l’altro si può scaricare gratuitamente dal sito del Curit della Regione Lombardia».

«Abbiamo chiesto un urgente incontro alla Provincia e al Comune di Bergamo per affrontare questa problematica, a partire da una evidente dicotomia tra quanto scritto dalla Provincia e quanto stanno facendo gli installatori e manutentori bergamaschi. Siamo in attesa di risposta».

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