«Grazia a Monella e ritiro emendamenti»
Misiani: «Strampalata idea di Calderoli»

«Se il ministro Orlando firma la richiesta di grazia per Antonio Monella e la trasmette al Colle, ritiro tutti i miei emendamenti al ddl Boschi, tranne quattro e un odg».

Il senatore leghista Roberto Calderoli conferma all’Ansa l’intenzione di «cassare» 600mila emendamenti in cambio della grazia per un bergamasco condannato per aver ucciso un ladro in casa.

Antonio Monella, un imprenditore edile di Arzago D’Adda, è stato condannato in via definitiva a sei anni e due mesi di reclusione per aver ucciso nel 2006 con un colpo di fucile un ladro albanese, Ervis Hoxa, di 19 anni, che era entrato nella sua abitazione e si era allontanato dopo avergli rubato un Suv parcheggiato in cortile.

Sul caso di Antonio Monella, condannato in via definitiva per omicidio e per il quale la Lega ha presentato domanda di grazia, il ministro della Giustizia Andrea Orlando sta aspettando il parere del tribunale di sorveglianza, dopo il quale potrà fare le proprie valutazioni e inviare l’istruttoria al Capo dello Stato, cui compete la decisione di concedere la grazia. È quanto fanno sapere da via Arenula: il parere al tribunale di sorveglianza è stato chiesto i primi di agosto, la risposta è attesa entro fine mese o al più a inizio settembre

Formalmente, quindi, l’iter è avviato, ma mancano dei passaggi fondamentali prima che il guardasigilli possa trasmettere la documentazione al Quirinale.

Sul tema è intervenuto il deputato bergamasco del Pd Antonio Misiani: «Non esiste alcun baratto sugli emendamenti di Calderoli. Evidentemente il senatore leghista teme la bocciatura in blocco dei suoi emendamenti-fotocopia e - anziché chiedere scusa per il tempo e i soldi fatti buttare agli uffici del Senato - sta cercando furbescamente una via d’uscita legando il ritiro degli emendamenti stessi a una vicenda del tutto diversa, l’invio al presidente Mattarella degli atti sulla richiesta di grazia per Antonio Monella».

«È un’idea strampalata, che la dice lunga sullo scarso senso delle istituzioni degli uomini di Salvini. In realtà, come mi ha ribadito anche oggi il ministro Orlando in un colloquio telefonico, il parere sulla richiesta di grazia sta seguendo l’iter previsto, che si concluderà, come annunciato da mesi, entro l’estate. La determinazione finale spetterà, come prevede l’articolo 87 della Costituzione, al presidente della Repubblica. Tutto il resto - compresi i tentativi maldestri di tirare in ballo anche il presidente Renzi - appartiene al teatrino delle strumentalizzazioni politiche, forse utili al senatore Calderoli per recuperare visibilità mediatica, assai meno per mantenere la vicenda di Antonio Monella al riparo da condizionamenti politici impropri e controproducenti».

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