Cambia la geografia delle famiglie: in arrivo nuove regole per l’accesso agli 11 nidi cittadini

È sempre più pressante la domanda di accesso all’asilo nido, tanto è vero che si è formata una lista d’attesa di 142 bambini, che poi si è ridotta a 11 perché 80 si sono ritirati, e gli altri hanno trovato posto al compimento dei tre anni.

Complessivamente - secondo i dati forniti dall’assessore comunale all’istruzione, Alessandra Gallone - negli 11 asili nido della città ci sono complessivamente 440 posti, dei quali 267 occupati e 173 disponibili. Non sono però sufficienti a far fronte a tutte le richieste, che quest’anno sono state 315.

Quello dei posti è tuttavia solo un aspetto della questione legata ai nidi: cambiano anche bisogni ed esigenze delle famiglie ed è in evoluzione anche la geografia nei nidi. Basti pensare che oggi tre bimbi su dieci che frequentano il nido, sono figli di stranieri.

Da qui la necessità, ravvisata dagli amministratori, di rivedere le regole di accesso, modificando i criteri di assegnazione del punteggio per entrare nei nidi della città. Una proposta in questo senso verrà presentata a metà aprile in Consiglio comunale: dalle anticipazioni si evince che le nuove regole terranno conto di una serie di tipologie e situazioni familiari emerse negli ultimi tempi. Riguardano in particolare la presenza o meno di entrambi i genitori, la loro situazione lavorativa, la presenza di persone handicappate o invalide.

Invariato il pacchetto delle rette, agganciate al parametro Isee (Indicatore situazione economica equivalente).

In tutto sono otto le fasce: si va da quella minima inferiore a 9.296 euro per una retta mensile di 105,36 euro a un tetto massimo di importo maggiore di 21.691,01 euro, che equivale a pagare una retta mensile di 526,79 euro. Nei nidi il part-time è a regime con orari flessibili La retta è ridotta del 40% per il part-time (nido dalle 7,30 alle 14), del 5% per il nido fino alle 16,30, mentre cresce del 5% per il nido fino alle 18.

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