Caos Tasi, è botta e risposta
Gori: delirante. Comune: noi in regola

Sul caso Tasi, sulle code all’Ufficio Tributi in via Sora, è botta e risposta tra Giorgio Gori, candidato sindaco del centrosinistra («È una situazione delirante), e il Comune (Noi siamo più che in regola, stiamo fornendo assistenza e non saremmo nemmeno tenuti a farlo»).

Sul caso Tasi, sulle code all’Ufficio tributi in via Sora, è botta e risposta tra Giorgio Gori, candidato sindaco del centrosinistra, e il Comune. Ecco le parole di Gori: «Sono stato stamattina all’Ufficio Tributi e ho visto una situazione delirante con almeno 150 persone in coda dalle 8 del mattino. Erano arrabbiati gli utenti e arrabbiati i dipendenti comunali per l’assalto al quale sono stati sottoposti. Si doveva intervenire prima e inviare a casa dei cittadini il bollettino prestampato. Il Comune deve garantire un servizio così importante».

Lunedì anche il sindaco Franco Tentorio si era recato all’Ufficio Tributi (ufficio che è provvisoriamente in via Sora) per sincerarsi della situazione. È da giovedì scorso che ci sono le code. Un portavoce del Comune respinge però le accuse. Nonostante il periodo elettorale, sono state garantite tre postazioni in più al fine di dare un’adeguata assistenza ai cittadini. Un’assistenza che il Comune non è nemmeno obbligato a dare. Così come per legge è il cittadino che deve provvedere all’autocertificazione del tributo da pagare. I Comuni grandi non inviano a casa i bollettini prestampati.

Sempre dal Comune fanno rilevare che il caos è nato dalla tempistica ristretta: il decreto legge è diventato legge soltanto il 4 maggio e, nella più totale incertezza sulla normativa, anche i Caf non hanno saputo dare risposte esaurienti. Ecco dunque è nato il caos che sta colpendo soprattutto le persone anziane, le meno abituate a usare il computer. Sul sito del Comune (e da giovedì 29 maggio sarà più evidente con la creazione di un banner apposito) c’è infatti il modulo F24 che si può scaricare e compilare.

Il problema è che non tutti sanno destreggiarsi nella giungla di tasse e balzelli. La prima rata della Tasi è da pagare entro il 16 giugno, ma non è esclusa una proroga.

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