Caprino, incendio in una cucina
Anziana salvata dal capo dei vigili

«Ho fatto il minimo del mio dovere». Così il comandante della polizia locale di Caprino Bergamasco, Stefano Festa, 58 anni, commenta l’episodio che l’ha visto protagonista nel soccorrere un’anziana di 80 anni che chiedeva aiuto per un incendio divampato in cucina.

«Ho fatto il minimo del mio dovere. Sono piuttosto riservato e non ci tengo ad apparire, a ogni modo non desidero essere chiamato eroe. Chiunque al mio posto avrebbe agito allo stesso modo».

Con queste parole il comandante della polizia locale di Caprino Bergamasco, Stefano Festa, 58 anni, commenta l’episodio avvenuto nel pomeriggio di giovedì che l’ha visto protagonista nel soccorrere un’anziana di 80 anni che chiedeva aiuto per un incendio divampato in cucina.

«Avevo finito il servizio attorno alle 16,30 – racconta Festa – e mi trovavo nel cortile del Comune per depositare della documentazione in ufficio e poi tornare a casa in auto. Ho visto la signora sul pianerottolo dell’abitazione, che si trova in una costruzione di proprietà dello stesso Comune sopra il parcheggio, chiamare a voce alta una persona, come per chiedere aiuto. Nell’alzare gli occhi ho visto che dalla finestra della cucina si sprigionava del fumo: a quel punto ho preso un estintore nella zona d’ingresso del palazzo municipale e sono andato a soccorrerla. Nel frattempo ho gridato, in modo da essere sentito dai colleghi che si trovavano all’interno, chiedendo di arrivare con altri estintori».

«Quando sono arrivato nel locale cucina – prosegue – ho visto il fuoco che aveva avvolto tutto il piano cottura e stava investendo la cappa e gli utensili vicini. Con l’estintore ho domato le fiamme e tranquillizzato la signora, nel frattempo sono arrivati il collega dell’Ufficio tecnico, con un altro estintore, e l’assessore Giovanni Levi, che si trovava in Comune. Con l’altro estintore, è stato poi completato il lavoro dello spegnimento delle fiamme. Intanto sono arrivate altre colleghe che hanno tranquillizzato l’anziana, portandola all’interno del Comune e avvolgendola con una coperta, provvedendo nel contempo ad avvertire la figlia che è arrivata subito dopo»,

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