Carburanti sempre più cari
Impennata Gpl: +24% in 7 mesi

In soli sette mesi il prezzo del Gpl è schizzato in su del 24%, mentre in un anno la benzina verde è aumentata del 16,4% e il diesel dell'8,2%. È tutta in questi dati quella che i consumatori orobici, abituati a tener d'occhio i prezzi dei distributori di fiducia, definiscono una vera e propria «bastonata». I più preoccupati e irritati da questo costante rialzo sono tutti gli automobilisti che, approfittando degli incentivi regionali e statali, hanno sostituito da poco l'auto, convinti d'inquinare meno e risparmiare sul caro-rifornimenti.

Ultimamente, visti i prezzi dei distributori, hanno subito cambiato idea: da luglio ad oggi, infatti, è stata una cavalcata di rincari che in 200 giorni è arrivata al 25% di aumento. Vista la situazione c'è il timore fondato che il Gpl, con i consumi in continua crescita, possa persistere in questa cavalcata al rialzo che appare inarrestabile. Anche chi consuma benzina verde o diesel non sorride. In certe stazioni di servizio, addirittura, in 12 mesi il gasolio è aumentato dell'11% e la benzina verde del 18,3%.

Cosa può aver determinato questo continuo aumento dei prezzi di Gpl e carburante a svantaggio dei consumatori? Prova a dare una risposta Beppe Milazzo, presidente della categoria benzinai dell'Ascom di Bergamo: «Per quanto riguarda il Gpl tantissimi cittadini hanno sostituito la vecchia automobile con vetture a impatto più ecologico sull'ambiente – spiega –. Così, negli ultimi sei mesi, dai distributori è raddoppiato l'erogato di Gpl. Il sospetto più diffuso è che il prezzo aumenta perché c'è sempre più domanda. I consumatori sono disorientati per un prezzo che continua a crescere senza alcuna motivazione valida. È una chiara speculazione».
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