Casa di riposo di via Gleno, riesplode la protesta

Assemblee di reparto per definire meglio i disagi dei lavoratori e i disservizi causati agli ospiti, in conseguenza delle scelte compiute ultimamente dal Consiglio di Amministrazione; presidio in centro per riaffermare che la persona anziana malata cronica, ha diritto di essere riconosciuta come persona a tutti gli effetti e non come un peso per la società; stesura di un documento da inviare alle istituzioni e alle forze sindacali e politiche della città.

Sono queste le decisioni assunte dalla rappresentanza sindacale unitaria del personale della Casa di ricovero di via Gleno, a conclusione di un’assemblea durante la quale sono stati affrontati i temi più rilevanti della gestione, sulla quale nei mesi scorsi erano già state attuate iniziative.

Ecco, in sintesi, gli argomenti alla base della protesta sindacale:

Carenza di personale: con l’attuale Consiglio di Amministrazione alla casa di ricovero si sono persi circa 70 posti di lavoro e si sono ridotti circa 60 posti letto.

Carichi di lavoro: la riduzione del personale, ha determinato un aumento dei carichi di lavoro, già in precedenza pesanti. Essi non sono più adeguati alle attuali risorse del personale tutto, non solo quello addetto all’area sanitario assistenziale.

Turni di lavoro: Per meglio far quadrare i bilanci si è ridotto anche il tempo assistenziale giornaliero ai pazienti, aumentando i tempi di sorveglianza. Ciò significa che si sono ridotte le mobilitazione dal letto alla carrozzina degli ospiti, che non tutti gli ospiti mangiano seduti davanti al tavolo in camera o in sala da pranzo, ma mangiano a letto, non sempre si riesce a garantire il bagno settimanale.

Diritti contrattuali: non è mai successo alla casa di ricovero che, per il riconoscimento dei diritti sindacali e l’applicazione di normali relazione sindacali, si dovesse ricorrere al Prefetto di Bergamo, come è accaduto con l’attuale Consiglio di Amministrazione. Da più di un mese si sta sollecitando, invano, un incontro con gli attuali dirigenti per definire alcune questione di fondamentali importanza per le lavoratrici e lavoratori in merito agli istituti contrattuali.

(27/04/2004)

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