Castelli firma, Galizzi è procuratore di Bergamo

Il ministro della Giustizia Roberto Castelli ha firmato il decreto di nomina di Adriano Galizzi a procuratore di Bergamo. Si chiude così, dopo due anni e mezzo, il braccio di ferro che ha opposto il Guardasigilli al Consiglio superiore della magistratura sulla designazione del magistrato a capo dell’ufficio inquirente, designazione voluta dal plenum del Csm ma congelata dal ministro, che ha opposto ragioni di incompatibilità tra Galizzi e il fratello Paolo Maria, presidente della prima sezione civile nello stesso Tribunale.

«Sono soddisfatto – ha commentato il diretto interessato, attualmente a capo dell’ufficio gip – che si sia conclusa una vicenda trascinatasi troppo a lungo e che mi ha costretto a subire una sovraesposizione fastidiosa».

Nulla da dichiarare, invece, sulle motivazioni politiche – vecchie ruggini tra i fratelli Galizzi e la Lega, partito di cui Castelli è esponente – che hanno fatto da sfondo a questa vicenda. Ora, perché la nomina diventi esecutiva a tutti gli effetti, è necessaria la firma del capo dello Stato.

Intanto in Tribunale si sta già pensando a chi prenderà il posto di Galizzi a capo dell’ufficio gip. Il presidente Luigi Bitto dovrà bandire un concorso interno. I nomi più quotati sono quelli di Armando Grasso, attuale presidente dei giudici del dibattimento, e il giudice civile Luciano Alfani, nominato di recente presidente di sezione.

(21/01/2004)

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