La Catalogna sfida Madrid: vincono
i secessionisti, maggioranza assoluta

L’incubo di una secessione della Catalogna si fa più minaccioso per Madrid dopo le elezioni regionali catalane che, secondo i primi exit poll, fanno registrare una vittoria del campo indipendentista, con una maggioranza assoluta di seggi nel nuovo parlamento di Barcellona.

Le due liste indipendentiste catalane di Junts Pel Sì e dei radicali della Cup otterrebbero rispettivamente 62 e 10 seggi su 135 nel nuovo parlamento catalano dopo lo spoglio del 50% delle schede. Insieme le due formazioni indipendentiste hanno, secondo i dati parziali, una maggioranza assoluta di 72 seggi.

Le due liste secessioniste sono quelle di Junts Pel Sì (40,7%) del presidente indipendentista Artur Mas e dei radicali della Cup (9,1%). Mas, che ha trasformato queste regionali anticipate in un plebiscito sull’indipendenza in un muro contro muro con Madrid, intende avviare la «disconnessione» della Catalogna dalla Spagna con l’obiettivo di arrivare alla secessione - malgrado la durissima opposizione del governo centrale - entro il 2017.

I 5,5 milioni di elettori catalani si sono mobilitati in massa, trascinati dalla consapevolezza dell’importanza storica della consultazione, la più importante per la Spagna dalla fine del franchismo secondo la stampa di Madrid e di Barcellona.

Una strada comunque tutta in salita per Mas, impegnato in un braccio di ferro politico e istituzionale con Madrid, che minaccia addirittura di destituirlo. Ma prima il presidente uscente, se si conferma che Junts Pel Sì non avrà da sola la maggioranza assoluta di 68 seggi, dovrà negoziare con la Cup la formazione di una maggioranza di governo secessionista.

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