Cdo e la discarica nel Cremonese
Chiesta la proroga per le indagini

L'ex assessore regionale lombardo all'Ambiente, il bergamasco Marcello Raimondi, sa ora ufficialmente di essere indagato per corruzione nell'inchiesta sulla discarica di amianto di Cappella Cantone.

L'ex assessore regionale lombardo all'Ambiente, il bergamasco Marcello Raimondi, sa ora ufficialmente di essere indagato per corruzione nell'inchiesta sulla discarica di amianto di Cappella Cantone. Dopo averlo appreso dalla stampa una settimana fa, il politico del Pdl, infatti, ha ricevuto dalla Procura di Milano il primo atto a suo carico: un foglio in cui gli inquirenti scrivono di voler andare avanti a indagare non solo su di lui, ma anche nei confronti degli ex vertici della Compagnia delle Opere bergamasca, Rossano Breno e Luigi Brambilla.

Raimondi, Breno e Brambilla sono invece indagati da fine febbraio, ma mentre gli ultimi due avevano ricevuto un'informazione di garanzia con le perquisizioni del 16 ottobre scorso negli uffici della Mediberg srl e della Custodia srl, l'ex assessore non era stato mai messo a conoscenza dell'inchiesta a suo carico.

Ora con l'atto di proroga, appena notificato alle difese, la Procura, dopo la scadenza fissata per legge dei 6 mesi di indagine (a cui vanno aggiunti 45 giorni di pausa estiva), ha chiesto al gip Elisabetta Meyer di poter proseguire nell'attività istruttoria. Il giudice deciderà nei prossimi giorni: se darà l'ok si potrà continuare a indagare per altri sei mesi, altrimenti i pm dovranno chiudere l'inchiesta per i tre indagati e decidere cosa fare con g i atti raccolti, se chiedere il processo o l'archiviazione.

Intanto, il legale di Raimondi, richiamandosi al comunicato di qualche giorno fa, ribadisce che il politico è disponibile «a chiarire, nel più breve tempo possibile, questa incresciosa vicenda, frutto di mistificazioni».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 25 ottobre

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