Centrato da un colpo di pistola a Botta di Sedrina Al giovane concesso un risarcimento da 840.000 €

Condannato l’artigiano che sparò durante una colluttazione con un carabiniere. Diversa la lettura della difesa: il carabiniere sarebbe intervenuto senza qualificarsi, e solo l’intervento del militare per recuperare l’arma ha provocato l’esplosione del colpo incriminato

È stato condannato a tre anni di reclusione e al pagamento di una provvisionale di oltre 840 mila euro (oltre un miliardo e 600 milioni di lire) in favore delle parti civili Fabio Ruggeri, l’artigiano 43enne di Bergamo che - secondo l’accusa - nel giugno di tre anni fa, nel posteggio del pub «Maivisto» di Botta di Sedrina, nel corso di una colluttazione con un carabiniere esplose un colpo di pistola che raggiunse un 25enne di Grassobbio che da quel giorno è su una sedia a rotelle

La sentenza è stata emessa questa sera dal collegio del Tribunale di Bergamo. I giudici di primo grado hanno ritenuto Fabio Ruggeri colpevole di lesioni volontarie e porto d’arma.

Sempre secondo l’accusa il carabiniere e l’artigiano si trovarono fuori dal locale: Ruggeri prese la pistola al militare, quindi esplose 12 colpi. Mentre l’artigiano sparava, il militare cercò di recuperare l’arma e fermarlo: caddero insieme sul cofano di una vettura posteggiata e Ruggeri sparò un ultimo colpo che raggiunse il giovane ora costretto in sedia a rotelle.

Diversa la lettura della difesa: il carabiniere sarebbe intervenuto senza qualificarsi e senza che ce ne fosse necessità, estraendo la pistola. Ruggeri, sentendosi minacciato, gli avrebbe tolto l’arma per scaricarla in aria: solo l’intervento del militare per recuperarla - hanno insistito i due difensori - ha provocato l’esplosione del colpo incriminato.

Tornando alla condanna pecuniaria, si tratta solo di una provvisionale: il risarcimento definitivo alle parti civili dovrà essere poi quantificato in sede civile.

(04/12/2003)

© RIPRODUZIONE RISERVATA