Centro pedonale una volta al mese?
A Bologna funziona. Votate il sondaggio

Nel capoluogo emiliano la chiusura dell’area centrale è in vigore addirittura tutti i fine settimana, ed è un successo. E a Bergamo piacerà?

Una domenica al mese centro chiuso alle auto. Palafrizzoni ha deciso, dopo le false partenze delle Ztl natalizie, da febbraio ad aprile stop alle auto da piazzetta Santo Spirito a piazza Pontida, compreso l’asse nevralgico di viale Roma. In sostanza,il grosso dell’area chiusa durante i giovedì della «movida» cittadina, che tanto successo hanno riscosso negli ultimi anni. E che Palafrizzoni versione centrosinistra vuole comunque rivedere nelle sue modalità future.

Ma torniamo alla chiusura domenicale. Funzionerà? Il primo esempio che ci viene in mente è quello di Bologna, città decisamente all’avanguardia nella mobilità leggera, ma dove i problemi di traffico non mancano, eccome. Il cuore della città e la cosiddetta «Zona T», di grande interesse turistico e monumentale che costituisce anche una delle zone commerciali più vivaci della città. La sua denominazione nasce proprio dalla sua conformazione geografica, in quanto le tre strade rappresentano, viste in planimetria, una T capovolta. In sostanza comprende l’area di via Rizzoli, Ugo Bassi e Indipendenza, le strade a contorno di piazza Maggiore.

Nei giorni feriali qui vige una sorta di Ztl decisamente molto rigida, che nei fine settimana si trasforma in una gigantesca area pedonale. «Ogni weekend, dalle 8 di sabato alle 22 di domenica, e tutti i giorni festivi, dalle 8 alle 22, la T (via Rizzoli, via Indipendenza e via Ugo Bassi) e le vie Caprarie, Calzolerie, dell’Archiginnasio, il lato est di piazza Maggiore e piazza Re Enzo) sono aperte solo a pedoni e biciclette, recita il sito internet del Comune di Bologna. Ed ogni volta è un successo. Succederà anche a Bergamo? Che ne pensate? Votate il nostro sondaggio.

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