Cimiteri affollati per la ricorrenza dei defunti

Cimiteri affollati il 2 novembre in città e provincia. La ricorrenza dei defunti era stata anticipata sabato dal vescovo mons. Roberto Amadei con una celebrazione nella chiesa di Ognissanti, e dalle autorità che hanno ricordato i Caduti di tutte le guerre davanti al mausoleo-ossario. Sono giornate, queste, nelle quali da una parte ci si sofferma a riflettere sulla tomba del caro-estinto, dall’altra si fanno i conti con il caro-fiori, il cui prezzo è andato come sempre alle stelle. Si dà la colpa al caldo che ha fatto sbocciare in ritardo crisantemi e e affini, ma c’è anche chi specula sulla sensibilità della gente. Perchè è impensabile presentarsi al cospetto dei propri cari defunti senza neppure un fiore. La ricorrenza dei defunti è anche occasione di bilanci sulle scelte dei bergamaschi di fronte all’ultimo viaggio. Le statistiche dicono che, presso il forno comunale attivo dal 1999, sono in forte aumento coloro che scelgono la cremazione. Negli ultimi tre anni c’è stato un incremento del 37 per cento. Merito - dicono i responsabili del servizio - del fatto che la cremazione permette di accorciare i tempi della sepoltura, e delle tariffe più economiche rispetto alla sepoltura tradizionale. Sul dopo-cremazione, invece, si è accesa anche una sottile polemica tra Saffioti (Forza Italia) e Bonfanti (Margherita), sulla legge che la Regione intende approvare per consentire la dispersione delle ceneri o l’affidamento delle stesse ai familiari in un’urna sigillata. La Margherita è contraria: dice che il defunto non è proprietà dei parenti, ma della società. Che già si interessa poco dei vivi, figuriamoci dei morti. Insomma, la politica non si accontenta dell’urna elettorale: si contende anche quella funeraria.

(02/11/2003)G. Fr.

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