Città Alta, low cost, sci e non solo: decolla il turismo

Le politiche low cost della compagnia irlandese Ryanair, che ha scelto Orio al Serio come «hub» italiano, stanno portando il nome dell’aeroporto orobico nel mondo. Ma quelle stesse politiche sono anche lo spunto di vantaggiose proposte di «Fly ski» o di «Weekend speciali» elaborate dagli operatori bergamaschi con l’intento di catturare parte dei flussi turistici che arrivano a Orio al Serio e indirizzarli verso le destinazioni della provincia. Strumento importante è in questo caso fornito dagli sconti che la «Bergamo Card» consente a suoi possessori sciatori: la tessera, pensata per il turista che vuole conoscere la città e la provincia in modo semplice e vantaggioso, abilita a tutta una serie di servizi integrati del territorio bergamasco, fra i quali i pacchetti sulla neve.

La vivacità del turismo bergamasco non si esprime solo nel settore della montagna: l’inverno diventa occasione per potenziare e studiare nuove idee per valorizzare l’offerta turistica della Bergamasca. La Società di navigazione del lago di Iseo ha in cantiere il varo del quattordicesimo mezzo della flotta. Sulla stessa scia è da leggere il recente riconoscimento ufficiale di Lovere nel club dei «Borghi più belli d’Italia» e il conseguente inserimento nel circuito turistico dei comuni che rispondono ai criteri di una carta di qualità.

Il capoluogo è invece in procinto di tagliare un traguardo prestigioso come meta d’arte. La forte presenza turistica negli alberghi – che, soprattutto per Città Alta, registrano un 80 per cento di clientela straniera veicolata da Ryanair – troverà un’ulteriore affermazione con il prossimo inserimento di Bergamo fra i «siti patrimonio dell’umanità» sotto l’egida dell’Unesco. L’appartenenza di Bergamo a questo «Gotha» di città d’eccellenza sarà sicuro elemento di attrattiva e sarà un ulteriore segno del ruolo di traino che la città sta assumendo nel turismo lombardo.

(09/02/2004)

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