Cividate: pensionato alla guida di un’«Ape» travolto e schiacciato da un camion

È stato travolto da un camion mentre a bordo del suo Ape Piaggio si immetteva sulla provinciale 101, proprio a quattrocento metri dal punto dove poche ore prima era avvenuto l’incidente nel quale aveva perso la vita il giovane di Cividate. Un impatto violento che non ha lasciato scampo a Giovanni Zappella, pensionato di 80 anni residente a Calcio, deceduto sul colpo. Il suo Ape stato trascinato dal pesante autocarro una cinquantina di metri più là rispetto al punto dello scontro, avvenuto all’incrocio tra la provinciale e via Marinelle. L’incidente è accaduto poco dopo le 9,30. Giovanni Zappella era giunto a Cividate un’ora prima, per recarsi alla cascina Pavoli a ritirare alcuni fagiani e un sacco di granoturco a bordo del suo inseparabile mezzo. L’anziano è poi ripartito per raggiungere nuovamente la sua casa di Calcio, imboccando via Marinelle. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, effettuata dai carabinieri della stazione di Martinengo, l’uomo, giunto in prossimità dello stop, si sarebbe immesso sulla strada principale che collega Cividate a Cortenuova, proprio mentre giungeva dalla parte opposta il camion. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei militari dell’Arma, ma sembra che il pensionato sia sbucato dalla strada laterale senza che il camionista, un 28enne di Palazzago, abbia avuto il tempo di frenare. Lo schianto è stato inevitabile, l’Ape è rimasto incastrato nel paraurti anteriore dell’autocarro. Per Giovanni Zappella non c’è stato più niente da fare e a nulla sono valsi i soccorsi del 118, che sul posto ha inviato un’autoambulanza, un’automedica e l’eliambulanza. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i vigili del fuoco volontari di Romano e la Polizia Locale di Cividate. La strada provinciale è rimasta chiusa fino a mezzogiorno, per consentire i rilievi del caso e in seguito la rimozione dei mezzi incidentati. La voce della morte di Giovanni Zappella si è diffusa rapidamente tra la gente di Calcio, dove il pensionato era molto conosciuto. Qui aveva gestito anni fa anche un bar per poi fare l’agricoltore. Giovanni Zappella abitava in via Gaspare Orsi con il figlio Rosino e la sua famiglia. Vedovo da parecchi anni, aveva anche altri due figli: Mina ed Emilio.

(24/04/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA