Coldiretti e l’accordo sul prezzo del latte
«Una intesa miope e ingiustificata»

In Bergamasca le stalle da latte continuano a chiudere. Ecco perché anche Coldiretti definisce «miope e ingiustificata l’intesa fra Op e Lactalis» sul prezzo del prodotto.

«Una scelta che purtroppo avrà pesanti conseguenze per i produttori e per i consumatori», scrive Coldiretti Bergamo. L’accordo per il prezzo del latte appena siglato da un’Organizzazioni di Prodotto (Op) della Bergamasca con la multinazionale francese Lactalis prende infatti come riferimento il prezzo medio di altri paesi d’Europa.

«Una decisione che critichiamo fortemente – sottolinea Coldiretti Bergamo – perché difficile da comprendere, soprattutto in considerazione del fatto che purtroppo avrà ripercussioni negative sul comparto produttivo e pregiudica il lavoro che si sta mettendo in campo per valorizzare il latte italiano, legandolo al valore delle nostre produzioni casearie Dop».

Per Coldiretti Bergamo questa intesa non solo non va nella direzione di remunerare equamente i produttori ma mette in pericolo anche la qualità e l’originalità dei tesori agroalimentari italiani e al tempo stesso si adegua alla volontà delle multinazionali estere che hanno tutto l’interesse economico e politico a comprare i nostri prodotti a prezzi low cost per poi rivenderli a valori di mercato.

«È grave anche il fatto – prosegue Coldiretti Bergamo - che a questo accordo si sia arrivati 48 ore prima del tavolo lombardo sul latte, dove in modo lungimirante l’assessore regionale Fava (anche lui si era espresso in modo fortemente critico) parla di indicizzare il prezzo alla stalla sul valore di mercato del Grana Padano che è il prodotto e la Dop più significativa della Lombardia, e mentre il Consiglio dei ministri si prepara ad approvare un Decreto Latte che per la prima volta nella storia sancirà che il prezzo di mercato non si deve discostare in maniera significativa dai costi di produzione delle stalle italiane. Si tratta di un episodio che fa riflettere sul ruolo e sul futuro delle OP».

Le stalle che continuano a chiudere - conclude Coldiretti - sono il sintomo evidente che la loro redditività é in caduta libera a causa di un aumento esponenziale dei costi di produzione che ormai vanno ben oltre la remunerazione del latte alla produzione.

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