Cologno, un inno alla vita
nel ricordo di Giulia Gabrieli

Si traduce come un inno alla vita il messaggio che intende trasmettere il nuovo spettacolo della compagnia teatrale «Gli sfrattati» di Cologno al Serio, in scena stasera all’auditorium comunale alle 20,45 e in replica domani alle 16.

Si traduce come un inno alla vita il messaggio che intende trasmettere il nuovo spettacolo della compagnia teatrale «Gli sfrattati» di Cologno al Serio, in scena stasera all’auditorium comunale alle 20,45 e in replica domani alle 16.

Il gruppo quest’anno propone un’opera che trae spunto dal libro «Un gancio in mezzo al cielo» di Giulia Gabrieli, la quattordicenne bergamasca che ha commosso tutti per il coraggio con cui è andata incontro alla morte per una malattia.

Si intitola «La quiete… dopo la tempesta» e si tratta di un melodramma allegorico scritto da Gianluigi Gibellini, vicepresidente della compagnia guidata da Sebastiano Musso.

«L’opera – spiega Gibellini – trova radici nella Francia ottocentesca, portando alla ribalta i costumi, le idee e la disperazione del popolo francese in quel periodo dominato dallo sfarzo e dal lusso, in cui Dio è riposto in un angolo remoto di una zingara italiana (Giulia Gabrieli) che cerca di far apprendere al Moro veneziano e all’ambasciatore francese Le Roy pillole di saggezza cristiana. Giulia diviene così una zingara che legge la mano, quando nella realtà leggeva il cuore delle persone attraverso lo sguardo; una zingara che infonde tranquillità, eliminando l’odio e la gelosia».

L’ingresso allo spettacolo sarà libero.

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