Contatori aggiornati per non far saltare la corrente

L’Enel presenta il nuovo telegestore e annuncia l’ampliamento della tolleranza (fino a 4 Kw per tre ore) dopo i problemi di qualche mese faCome avviene la sostituzione

Sono state circa trentacinquemila le chiamate di protesta all’Enel dopo l’installazione dei nuovi contatori elettronici (fino a oggi circa sette milioni quelli sostituiti in tutta Italia e 105 mila in terra orobica). Gli utenti protestavano perché col nuovo contatore succedeva spesso che la corrente saltasse, per via - segnalavano proprio i nuovi e sofisticati strumenti - di un surplus di chilowatt consumati. Qualche mese fa era scoppiata la polemica e da allora l’Enel, con le associazioni dei consumatori, ha messo in campo controlli e proposte per trovare una soluzione. Il problema è legato al fatto che i vecchi contatori, ormai usurati peraltro, avevano una tollerabilità maggiore, mentre quelli appena realizzati misurano con elevata precisione l’erogazione di corrente, ragion per cui con un contratto da tre kw (quello che ha la maggior parte delle famiglie), che prevede una tolleranza del 10 per cento, se si consumano tre kw e mezzo, il contatore salta. Inoltre va detto che lo stile di vita delle famiglie negli ultimi anni è decisamente cambiato, sia sotto il profilo dell’utilizzo degli elettrodomestici in casa (la scorsa estate per esempio c’è stato il boom dei condizionatori d’aria), sia sotto il profilo dell’orario in cui i vari elettrodomestici vengono utilizzati: verso sera, tutti insieme, al rientro delle famiglie e soprattutto delle donne dal lavoro. Così è facile, oggi, raggiungere e superare i 3,3 kw. L’accordo trovato per tentare di superare l’impasse è di modificare la taratura dei nuovi contatori, ampliandone la tolleranza e consentendo così di prelevare fino a 4 kw per tre ore consecutive. Dopo di che però, l’interruttore salta, sia chiaro.

Queste novità sono state presentate al Cesi (Centro elettrico sperimentale italiano) di Milano dal responsabile del progetto di telegestione, Brunello Botte, dal responsabile dello sviluppo del progetto, Marco Cotti, e dalla responsabile delle comunicazioni Enel, Fulvia Fazio.

In effetti il telegestore, che è questo nuovo contatore, rappresenta un fiore all’occhiello dell’Enel che ha investito nel progetto due miliardi di euro con l’obiettivo di installare entro il 2005 trenta milioni di nuovi contatori con i relativi supporti: i concentratori dei dati e i centri sistema. L’installazione, totalmente gratuita per i clienti, offrirà una serie di vantaggi all’utenza: un controllo immediato dei consumi di energia, una verifica anche relativa al bimestre precedente, la conoscenza della tariffa che si sta pagando, la possibilità di sapere, in pochi istanti, l’effettiva potenza assorbita dai singoli elettrodomestici. Ma gli utenti potranno anche cambiare in tempi rapidissimi il contratto: per chiuderlo, per esempio, non sarà più necessaria la nota trafila, andare all’Enel, segnalare la volontà di sospensione, attendere l’arrivo di un operatore. Basterà una telefonata.

E per il futuro si prospetta anche un vantaggio economico: la tariffa bioraria che consentirà di pagare un prezzo ridotto per l’energia utilizzata dalle 21 alle 7 di mattina, oppure il sabato e la domenica o ancora nel mese di agosto.

Ovviamente esistono dei vantaggi anche per l’Enel che ha deciso di investire in questa novità tecnologica che si avvale di un sistema di trasmissione delle informazioni che passa dalla rete elettrica alla telecomunicazione via Gsm, insomma, un cocktail di tecnologie finora mai usato nel settore dell’energia elettrica. L’Enel non dovrà più mandare casa per casa i rilevatori dei dati, perché verranno letti direttamente alla centrale, eliminerà (proprio per via della lettura immediata) dispersioni e anche «furti» di energia, che oggi esistono e non sono pochi.

Ma nemmeno l’utilizzo delle modernissime procedure tecnologiche può sopperire quella che in Italia è una carenza grave che ha impostato l’intero mercato del settore: la carenza di energia. In effetti, se dalle Alpi in su chi più consuma meno spende, per gli italiani la situazione è opposta e la politica energetica da sempre ha spinto al risparmio, proprio per via della scarsità di materia prima. È per quello che, di fatto, potranno crearsi ulteriori problemi nonostante i sofisticati contatori: sono i problemi legati al tetto massimo a disposizione per chi ha il contratto da tre kw, che oggi rischia di essere un po’ fuori tempo. Certo, è possibile trasformarlo in quello da 4,5 kw, valutandone costi e benefici, oppure l’alternativa è quella di imparare a utilizzare nel modo migliore gli elettrodomestici. Anche per questo l’Enel ha creato un vademecum che viene consegnato al momento dell’installazione dei nuovi telegestori e che contiene una tabella sul consumo dei singoli apparecchi elettrici.

Su L’Eco di Bergamo del 4/4/2003

Rosella del Castello

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