Conte: non è tempo di movida e di party
Dal 25 maggio test sierologici volontari

L’appello del presidente del Consiglio durante l’informativa alla Camera sulla Fase 2: fate le vacanze in Italia.

«Non confidiamo solo nell’autodisciplina dei singoli, abbiamo definito un articolato sistema di controllo degli andamenti epidemiologici. Stiamo potenziando i controlli tramite i test molecolari e sierologici. L’Italia è primo posto per numero di tamponi per abitanti», che sono stati pari «fino a oggi a 3,17 milioni». Lo ha dichiarato il premier Giuseppe Conte nell’informativa in Aula alla Camera sulla fase 2 in corso nella mattinata di giovedì 21 maggio.

Il presidente del Consiglio ha anche annunciato che dal 25 maggio si potranno effettuare test sierologici volontari. «Saranno su campione». «Saranno implementati test molecolari: arriveranno 5 milioni di kit con reagenti» ha chiarito Conte. «In questa fase sono importanti test molecolari. Il 25 maggio partiranno i test sierologici gratuiti per 150mila cittadini per esclusiva finalità di ricerca scientifica». Per farli «occorrerà uno sforzo che si basa sul lavoro di volontari sul territorio» e ci sarà «una struttura nazionale di coordinamento», prosegue.

Il Contact tracing, ha poi spiegato il premier, è «il secondo pilastro» per il controllo epidemiologico nella fase 2 e «il governo ha introdotto una disciplina per realizzare la app Immuni nel pieno rispetto della privacy e della sicurezza nazionale. Nei prossimi giorni partirà la sperimentazione su questa nuova applicazione, i dati verranno usati solo per la tracciabilità del virus».

Il premier Conte ha ripercorso poi questi ultimi tre mesi. «Forse non tutti avrebbero allora (all’emergere dei contagi, ndr) assunto decisioni così sofferte suscettibili di incidere su alcuni diritti fondamentali, tuttavia dopo tre mesi esatti dal primo caso possiamo affermare in coscienza di aver compiuto la scelta giusta» ha dichiarato. «Se il peggio è alle spalle lo dobbiamo ai cittadini che hanno modificato i loro stili di vita» ha puntualizzato Conte. Ora, si tratta di «riavviare il motore economico e produttivo dopo aver superato la fase più acuta dell’emergenza ma la sfida è ancora più difficile».

«Conte, rischio aumento curva contagio è calcolato: altrimenti non saremmo mai in condizione di ripartire senza vaccino» ha spiegato il presidente del Consiglio alla Camera. «Con la stessa determinazione» usata nella fase 1 «ritengo possibile, anzi doveroso, compiere una scelta coraggiosamente indirizzata verso un rapido ritorno alla normalità. Siamo nella condizione di affrontare la fase 2 con fiducia e responsabilità». In questa fase più che mai resta fondamentale il rispetto delle distanze di sicurezza e ove necessario l’uso delle mascherine. Non è il tempo dei party, delle movide, e degli assembramenti».

Il premier elenca anche i provvedimenti presi per il rilancio del settore come il «bonus vacanze» e annuncia il taglio dell’Imu per gli alberghi. «Non mi sfugge la gravità di questa crisi, testimoniata anche da gesti forti come la consegna delle chiavi da parte dei piccoli imprenditori. È una prova molto dura dalla quale ci rialzeremo in fretta se ognuno farà la propria parte».

Ad esempio, cita il premier, «Il sistema bancario può e deve fare di più per erogare i prestiti« sostenendo, tra i brusii dai banchi dell’opposizione, che «si possono erogare prestiti nel giro di 24 ore». «Il compito della politica tutta è quello di elaborare un ampio programma di rinascita economica e sociale. Il primo tassello non può che essere una drastica semplificazione burocratica. A tal proposito stiamo lavorando a un dl che introdurrà molti elementi di novità per offrire all’Italia uno shock, in particolare sul tema delle infrastrutture». Nel decreto ci sarà «un iter semplificato su un elenco di opere strategiche con poteri derogatori ma senza che ciò faccia venir meno i controlli più rigorosi che assicurino piena trasparenza ed evitino infiltrazioni mafiose».

«Il decreto sulle semplificazioni è la madre di tutte le riforme, è il momento della svolta». Così il premier Giuseppe Conte nell’aula della Camera parlando del prossimo decreto semplificazioni. «Se non riusciremo nemmeno ora nella semplificazione dubito che sarà possibile farlo in futuro, questa è l’unica riforma in grado di rilanciare la competitività», spiega.

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