Costretti a vivere in loculi A Covo smantellato laboratorio tessile cinese

Loculi dall’aria irrespirabile dove sette cittadini cinesi erano costretti a dormire e mangiare. I carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno scoperto a Covo un laboratorio clandestino tessile dove i sette immigrati - nello specifico4 uomini e 3 donne tra i 22 e 43 anni, tutti irregolari sul territorio nazionale, lavoravano in nero ed erano costretti a vivere in precarie condizioni igienico sanitarie. Il laboratorio è stato realizzato in un capannone dell’area industriale di Covo, all’interno del quale, accanto alle macchine da cucire, sono stati costruiti dei box in legno, ciascuno di pochissimi metri quadrati: loculi dall’aria irrespirabile dove i clandestini dormivano e mangiavano.Il proprietario della ditta tessile, anch’esso di nazionalità cinese, è stato denunciato per il reato di favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina, mentre il laboratorio è stato sequestrato.Nei confronti dei cittadini cinesi, tutti sprovvisti di documenti d’identità, sono state avviate le procedure per l’espulsione dal territorio dello Stato e sono stati denunciati per la violazione della legge Bossi Fini, mentre uno è stato tratto in arresto perché inottemperante al decreto di espulsione già emesso nei suoi confronti.(27/07/2008)

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