Covo aspetta da due anni il Piano regolatore

La minoranza diventa maggioranza e il piano regolatore di Covo, prima adottato, poi revocato, poi ancora riadottato, viene di nuovo revocato. Insomma, una vicenda tormentata cominciata nel novembre 2002 con la presentazione del piano e degli elaborati tecnici di accompagnamento. Erano i tempi in cui governava «Democrazia covese» di centrosinistra. Otto mesi dopo, l’importante strumento urbanistico arriva in Consiglio comunale per l’adozione, ma durante la votazione un consigliere Ds della maggioranza si schiera con la minoranza di centrodestra «Nuove prospettive», che non vuole l’adozione di quel Prg. Motivo: consente di edificare in zone troppo vicine alle grandi opere in progetto, Brebemi e linea ferroviaria ad alta velocità.

La votazione finisce in parità: 5 voti a favore e 5 contro. La maggioranza di centrosinistra, tuttavia, ritiene che il pareggio, in fondo, non è una sconfitta. Quindi può essere una vittoria. E decide di adottare il Piano.

La minoranza - che lamenta anche la partecipazione di consiglieri in odore di conflitto di interessi - presenta ricorso al Tar.

Lo scorso gennaio, prima che il Tribunale amministrativo si pronunci, «Democrazia covese» revoca la delibera impugnata dalla minoranza e tre mesi dopo, alla vigilia delle elezioni amministrative, decide di riadottare il controverso Piano regolatore.

Le urne, tuttavia, scompigliano le carte: la minoranza diventa maggioranza e il Prg viene revocato: verrà riproposto al Consiglio comunale con le modifiche annunciate in campagna elettorale. Dunque, si riparte da capo, o quasi.

(28/09/2004)

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