Croce Rossa di Bergamo, 150 anni
Una mostra nel ridotto del Donizetti

La Croce Rossa di Bergamo fu il secondo Comitato provinciale nato in Italia dopo quello di Milano. Guerre, terremoti, lotta alle malattie: una lunga storia di solidarietà raccontata in una mostra al ridotto del teatro Donizetti.

Era il 24 giugno del 1859: a Solferino, in provincia di Mantova, si combatteva una della battaglie più sanguinose della Seconda guerra d’indipendenza italiana. Un conflitto che lasciò sul campo 100 mila fra morti e feriti tra i soldati austriaci, francesi e italiani. In quei giorni, sul Garda era presente anche l’imprenditore svizzero Jean Henry Dunant. Doveva incontrare per affari Napoleone III, ma si dedicò ad altro.

Tra sofferenza e sangue, nacque in lui un’idea che gli valse anni dopo, caduto in disgrazia per aver speso ogni centesimo per questa causa, il Nobel per la pace. Un’idea che ha cambiato la storia della sanità mondiale: la creazione di una forza internazionale di pace e neutrale per il «soccorso ai militari malati e feriti di guerra», quella che alcuni anni dopo venne denominata Croce Rossa internazionale.

Il 15 giugno del 1864 prese vita a Milano il comitato italiano, seguito il 4 settembre dall’Associazione italiana di soccorso pei soldati feriti e malati nel tempo di guerra-Comitato di Bergamo. Ossia il primo distaccamento provinciale d’Italia, un vanto per la città che si sta avvicinando ai festeggiamenti: il prossimo 21 settembre, infatti, sono previste le celebrazioni ufficiali per i 150 anni della Cri orobica. Sabato e domenica un primo assaggio, con una mostra fotografica e di oggettistica al ridotto del teatro Donizetti (dalle 9,30 alle 19 con ingresso libero).

Sono passati esattamente 150 anni da quel giorno e in via Croce Rossa, a Loreto, nessun momento è andato perduto, grazie all’Archivio storico (fondato nel 1978) e dell’associazione Amici dell’archivio storico della Croce Rossa (nata nel 1992) che con passione e costanza continuano a raccogliere tutto il materiale che rievoca il passato della Croce Rossa orobica. «Sono migliaia e migliaia gli oggetti che custodiamo – racconta il conservatore Ernesto Alessio – abbiamo 2.650 libri, 1.900 cartoline, 745 diplomi, 500 medaglie, 800 distintivi, 3.500 francobolli e oltre 10mila .

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 4 settembre 2014

© RIPRODUZIONE RISERVATA