Da mesi in attesa di un sì o di un no
Bando: 266 nuovi posti per i profughi

Un’attesa di mesi per poter comparire davanti alla commissione territoriale che deciderà del proprio futuro: questa è la condizione che vivono i profughi ospiti nelle strutture presenti nella nostra provincia.

«Wait, wait: aspetta, aspetta ci dicono. Non possiamo andare avanti così». La sofferenza la si legge negli occhi di un gruppo di migranti che vive nella struttura della vecchia casa di riposo al Gleno.

«Io ho lasciato mio fratello, mia madre, i miei figli, il mio Paese, per venire qui, per cercare un futuro migliore e sono otto mesi che attendo. È difficile, molto difficile» si sfoga Wahiid Arif, 31 anni, arrivato dall’Afghanistan nell’ottobre 2014. L’uomo ha presentato domanda per il riconoscimento dell’asilo politico, ma ancora non ha potuto raccontare la sua storia alla commissione territoriale. L’esasperazione è dovuta ad intoppi burocratici: la prima commissione a cui è giunta la pratica è quella di Gorizia, poi, una volta destinato a Bergamo, la domanda è diventata competenza della commissione di Milano. Ora con l’avvio della nuova commissione di Brescia, si riparte da capo. Oltre l’attesa, la beffa, perché Wahiid come gli altri afghani e pakistani, una data per l’audizione l’aveva, ora «congelata»: «Il 7 luglio prossimo. È il giorno che aspettavo da tempo. Ora non so niente. Non sono venuto in Italia per mangiare e dormire o stare in un posto senza fare nulla».

Caritas e cooperativa Ruah stanno accogliendo nelle strutture a Bergamo 105 persone, a Botta di Sedrina 93, a Casazza 60, a Roncobello 45, a San Paolo D’Argon 35; ad Urgnano 43; a Treviglio 15, a Lizzola 94, a Pagazzano 4. La cooperativa Rinnovamento sta accogliendo ad Antegnate circa 35 profughi, a Monasterolo circa 25 persone, a Vigano, 25; a Martinengo una decina.

Lunedì 8 giugno la prefettura ha comunicato l’avviso di aggiudicazione provvisoria del nuovo bando per l’accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. Sono stati assegnati in totale 266 posti (il bando, di 2,268 milioni di euro, prevedeva 300 posti, più altri possibili 60): 40 alla cooperativa sociale Rinnovamento di Antegnate, 7 alla cooperativa sociale Il Giglio del campo di Gorle, 45 alla cooperativa Sasna Srl di Valbondione, 174 alla cooperativa Impresa sociale Ruah Onlus di Bergamo.

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