Danno ai Comuni, anche a Bergamo
Sequestrati beni e conti di Aipa

La società che gestisce pubblicità e pubbliche affissioni per il capoluogo e altri 60 Comuni della provincia.

Sono stati sequestrati conti correnti e beni immobili riconducibili ad Aipa, la società di riscossione, per il danno erariale provocato ai Comuni. La Guardia di Finanza di Lecco ha avviato l’operazione «I conti non tornano» su scala nazionale. L’attività delle Fiamme Gialle di Lecco è legata all’ inchiesta che aveva portato in carcere il patron di Aipa, la società di riscossione tributaria. Aipa gestisce i servizi inerenti ai versamenti dell’imposta sulla pubblicità e sui diritti delle pubbliche affissioni in poco meno di 50 paesi della Bergamasca, compreso il capoluogo, con diverse modalità.

Nel dettaglio: Albano Sant’Alessandro, Almè, Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Aviatico, Bagnatica, Bergamo, Boltiere, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Bracca, Brembate di Sopra, Brembilla, Brusaporto, Capizzone, Castel Rozzone, Chignolo d’Isola, Ciserano, Cividate al Piano, Cologno al Serio, Colzate, Comun Nuovo, Costa Serina, Credaro, Isso, Lallio, Levate, Lurano, Madone, Mornico al Serio, Mozzo, Nembro, Oltre il Colle, Osio Sotto, Pedrengo, Pontirolo Nuovo, Pradalunga, Presezzo, Rota Imagna, Sarnico, Trescore Balneario, Treviglio, Valbrembo, Verdellino, Verdello, Vertova, Viadanica e Villa d’Almè.

I militari della Finanza di Lecco hanno eseguito un sequestro conservativo su tutti i conti correnti e proprietà fino al raggiungimento del danno erariale ricostruito. Al vaglio anche la posizione di amministratori locali e impiegati contabili che potrebbero essere coinvolti nell’inchiesta.

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