Dec, l'ospedale tra i creditori
«L'impresa ci deve 57 milioni»

L'ospedale contesta vizi nella realizzazione dell'opera, le esecuzioni di lavori fatti dall'ospedale stesso, il contenzioso con la società di gestione del parcheggio e chiede 57 milioni di penale.

Oggi a Bari si tiene l'assemblea dei creditori della Dec, l'impresa capofila dell'associazione temporanea d'impresa (ati) che ha costruito l'ospedale di Bergamo: il tribunale si esprimerà sull'omologazione del concordato preventivo richiesto dalla Dec, a cui è stata ammessa nell'ottobre scorso, con un piano di ristrutturazione e l'affitto di un ramo d'azienda a una newco, la Nuova Dec. Ebbene, tra i creditori, con una comunicazione inviata nei giorni scorsi al collegio dei commissari giudiziali del tribunale di Bari, al giudice delegato, alla stessa Dec spa e all'ati, c'è anche l'Azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII.

L'ospedale, con questo atto formale, contesta vizi nella realizzazione dell'opera, le esecuzioni di lavori effettuati in danno Dec dall'azienda ospedaliera, il contenzioso con Bergamo hospital parking (Bhp), la società di gestione del parcheggio e chiede l'applicazione delle penali per i ritardi nella consegna dell'opera. In soldoni, sulla base delle documentazioni in suo possesso, chiede alla Dec 57 milioni di euro.

Non proprio noccioline, per una impresa edile che è stata costretta - ormai vicina al tracollo finanziario, perché travolta da una serie di inchieste giudiziarie e successive serrate creditizie delle banche - a chiedere l'ammissione al concordato preventivo (con un passivo di 346 milioni di euro).

La stessa impresa, la Dec spa, che ha chiesto, con una causa civile all'Azienda ospedaliera 150 milioni in più rispetto al contratto d'appalto, per riserve varie (lavori aggiuntivi e non previsti, ritardi di cantiere e altro), ma la perizia del consulente tecnico d'ufficio (Ctu) del tribunale di Bergamo gliene ha riconosciuti soltanto circa 4.

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