Delitti di Scanzo: «Fu legittima difesa: chiediamo l’assoluzione»

Se non avesse sparato quella sera, oggi non sarebbe in aula: con queste parole l’avvocato di Giuseppe Poretti - il 56enne di Scanzorosciate accusato di aver ucciso due cittadini romeni il 3 agosto dell’anno scorso - ha giustificato la sua richiesta di assoluzione. Il legale, Luigi Villa, ha voluto sottolineare che il suo assistito ha agito solo per legittima difesa, perché era minacciato da persone che volevano i suoi soldi: l’omicidio non era stato premeditato e non si è trattato di un agguato. Poretti secondo il legale avrebbe agito nell’ambito della nuova legge sulla legittima difesa che consente, nella propria proprietà, di difendersi anche se chi minaccia non è armato.

In Corte d’Assise oggi era il turno delle difese, dopo che il pubblico ministero nell’ultima udienza aveva chiesto l’ergastolo e sei mesi di isolamento diurno per Giuseppe Poretti di 56 anni, e 24 anni di carcere per il cugino Alessandro Ardenghi di 57 anni.

Anche l’avvocato del cugino ha chiesto l’assoluzione, ricordando che il suo assistito al massimo può aver aiutato Poretti a nascondere i cadaveri.

Nel pomeriggio la parola è passata all’altro difensore di Giuseppe Poretti, l’avvocato Salvatore Scuto. La sentenza è attesa per il 18 aprile.

Tutti i dettagli della vicenda e le richieste del pm

(09/04/2008)

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