Dopo Christo, un’opera di Quinn
riporta il Sebino al centro dell’arte

Contatti con l’artista, figlio della star di Hollywood Anthony e autore delle «mani» sul Canal Grande a Venezia.

Sarà un nome di assoluto spicco nel panorama mondiale dell’arte a raccogliere l’eredità di Christo sul Sebino. Dopo The floating piers - 1,3 milioni di visitatori nei 18 giorni della passerella tra Sulzano e Monte Isola, senza contare i numeri di chi è arrivato dopo sul lago al traino di Christo - , il lago potrebbe ospitare un’altra installazione, questa volta di Lorenzo Quinn, artista di fama mondiale e figlio del premio Oscar Anthony. Appuntamento, forse, per aprile 2019.

Lorenzo, classe 1966, è l’artista che ha cesellato le enormi mani bianche che sbucavano dal Canal Grande per sorreggere Ca Sagredo a Venezia. Inquadrato l’artista, una folta delegazione di amministratori lacustri capitanati dal sindaco di Sulzano, Paola Pezzotta, lo scorso anno è volata a Londra proprio per incontrare lo scultore. Incontrarlo, raccontargli il successo globale di The floating piers e avvisarlo che da mesi il Sebino è alla ricerca di un erede di Christo. Sta di fatto che, nelle scorse settimane, Quinn si è materializzato sul lago - ancora a Sulzano - per farsi un’idea. In un’ intervista rilasciata alla testata online «The Art Newspaper» lo scultore ha dichiarato di avere già un progetto in tasca per il Sebino: si tratterebbe di un’unica installazione intitolata «You are the world».

© RIPRODUZIONE RISERVATA