Due escursionisti bloccati sul Diavolino
Soccorso alpino, 30 tecnici per salvarli

I due uomini avevano bivaccato in vetta poi, nel riprendere la discesa, hanno perso la traccia. Un 41enne è rimasto ferito.

Un intervento molto tecnico, durato diverse ore, ha impegnato domenica 22 settembre una trentina di tecnici della VI Delegazione Orobica del Soccorso alpino per salvare due uomini che erano partiti sabato 21 per la traversata del Diavolino, al confine tra i comuni di Valbondione e Carona.

I due escursionisti hanno bivaccato in vetta, a oltre 2.800 metri di quota, e nella mattinata di domenica hanno cominciato la discesa. Il tempo però era pessimo, con pioggia e nebbia. Hanno sbagliato la traccia e poi uno dei due è scivolato. L’uomo, residente a Zelo Buon Persico (Lodi), 41 anni, si è fatto male a una mano e ha riportato una distorsione a una caviglia. La richiesta di soccorso è arrivata intorno alle 11. Sono partite subito le squadre dalla Val Seriana e altri soccorritori dalla Val Brembana; hanno raggiunto i due escursionisti, l’elicottero non poteva arrivare sul posto perché le condizioni meteorologiche non lo permettevano. Altri tre tecnici erano in base a Clusone a coordinare le operazioni.

L’escursionista illeso è stato portato al rifugio Calvi, quello ferito era comunque collaborante e allora lo hanno imbragato e portato in discesa verso di Passo di Valsecca. Alle 19 una schiarita ha permesso l’arrivo dell’elicottero decollato da Brescia. Il ferito è stato portato in ospedale. Il Soccorso alpino ricorda che è molto importante controllare sempre le previsioni meteo prima di partire e calcolare bene i tempi in base alle proprie capacità: questo permette di evitare situazioni rischiose per sé e per i soccorritori.

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