Ergastolano e rapinatore in semi libertà fermati per la rapina al Motorama Bike

Di giorno al lavoro, la sera in carcere. Ma accanto ad un’attività «pulita», ne svolgevano un’altra: quella di rapinatori. Sarebbero difatti un ergastolano e un pregiudicato per numerose rapine, in carcere in via Gleno, ma entrambi in stato di semi libertà, gli autori della rapina compiuta nella serata di sabato 20 novembre 2004, alla concessionaria Motorama Bike 2003 di Azzano San Paolo.

Pistola alla mano, in quell’occasione erano stati rapinati del portafogli due clienti sorpresi nel negozio ed erano state rubate giacche e indumenti da motociclista.

I carabinieri di Bergamo li hanno fermati dopo una serie di indagini mirate che sono arrivate a loro:

Roberto Dassi, 55 anni, di Calcio, condannato all’ergastolo perchè coinvolto in un omicidio e sequestro di persona e Angelo Moretti di Pedrengo, 56 anni, di Pedrengo, già evaso nel ’92 dal carcere di Pescarenico, accusato di numerose rapine. Con i due pregiudicati è stato fermato anche un presunto terzo complice: Tonio Ferdinando Gafforetti, 31 anni, di Telgate. Quest’ultimo era in libertà. Dei due pregiudicati in semilibertà, Dassi lavorava presso la piattaforma ecologica di Azzano, situata a 300 metri dal Motorama Bike 2003, e probabilmente questo è stato un importante elemento di indagine. Moretti, invece, era occupato presso un’azienda di Pedrengo. Denunciata a piede libero per favoreggiamento, anche la convivente dell’ergastolano.

Le indagini, avviate tempestivamente dal personale della tenenza di Seriate e della stazione di Stezzano con i colleghi del comando di Bergamo, sono state integrate da una intensa attività di controllo del territorio e si sono incentrate, appunto, sul monitoraggio di un gruppo di pregiudicati, dediti alle rapine, gravitanti nella bergamasca e nel milanese.

(24/11/2004)

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