E’ morto il 41enne investito a Brembate

È durata meno di due giorni l’agonia di Claudio Tanfoglio, il quarantunenne di San Giuliano Milanese travolto da un’auto martedì mentre attraversava la strada con un collega a Brembate, dove si trovava per una riunione di lavoro. Il milanese è deceduto ieri mattina agli Ospedali Riuniti di Bergamo, dove era stato portato con l’ambulanza subito dopo l’incidente. Il suo collega L. C., 42 anni, anche lui milanese di Agrate Brianza, aveva invece riportato ferite non gravi ed era stato accompagnato per le medicazioni del caso al policlinico San Marco di Zingonia. Claudio Tanfoglio, che lavorava nel settore informatico, lascia nel dolore la moglie Mirella e una figlia di 10 anni, Chiara. A San Giuliano Milanese il quarantunenne era molto conosciuto soprattutto per il suo impegno in parrocchia: era coordinatore del comitato che si occupa dell’organizzazione della festa annuale della cittadina, in programma per la prima domenica di ottobre. Anche per questo la notizia della sua drammatica morte ha colpito i suoi concittadini. L’investimento dei pedoniAttorno alle 18,30 di martedì Claudio Tanfoglio e il collega L. C. stavano attraversando a piedi via Vittorio Veneto, la strada che attraversa il paese dalla rotatoria di Capriate vicino al casello dell’A4 fino al ponte sul Brembo. I due pedoni si trovavano all’altezza del centro commerciale Iper. Proprio mentre attraversavano la strada era sopraggiunta una Volkswagen Polo condotta da un ventisettenne di Treviglio che, dopo essere uscito dal casello autostradale, si stava dirigendo verso casa. Stando a una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri della stazione di Capriate, sembra che il quarantaduenne di Agrate fosse riuscito a schivare l’auto, venendo urtato soltanto in maniera lieve. Claudio Tanfoglio era stato invece centrato in pieno dalla vettura: scaraventato sul parabrezza, era stato poi sbalzato in avanti di diversi metri. Il ventisettenne alla guida della Polo, molto agitato per l’accaduto, aveva poi riferito ai carabinieri che stava percorrendo via Vittorio Veneto a velocità ridotta, circa 30 chilometri orari stando al suo racconto: saranno ora le perizie eventualmente disposte dall’autorità giudiziaria a confermare o smentire questo aspetto. Fatto sta che il quarantunenne di San Giuliano Milanese era ricaduto violentemente a terra, perdendo immediatamente i sensi. L’arrivo dei soccorsiA dare l’allarme e a chiedere l’intervento dei mezzi di soccorso erano stati alcuni automobilisti di passaggio che avevano assistito all’incidente. In via Vittorio Veneto erano quindi arrivati i mezzi del 118: i soccorsi si erano concentrati in particolare su Claudio Tanfoglio, le cui condizioni sembravano fin da subito molto gravi. Il quarantunenne milanese era stato intubato e, dopo le cure più urgenti, trasportato d’urgenza agli Ospedali Riuniti di Bergamo: dopo una visita la Pronto soccorso, era stato ricoverato. Col passare delle ore le sue condizioni non sono però mai migliorate e ieri mattina il quadro clinico si è fatto critico finché è sopraggiunto il decesso. Il quarantaduenne di Agrate, medicato al policlinico San Marco di Zingonia, era stato invece subito dimesso con pochi giorni di prognosi per alcune escoriazioni. Il dolore dei concittadiniA San Giuliano la notizia della morte di Claudio Tanfoglio, che viveva in via Campoverde, è stata appresa con grande sconforto. Il quarantunenne, nativo della cittadina, era da sempre attivo all’oratorio della parrocchia di San Giuliano Martire, ma in qualità di coordinatore del comitato per la festa patronale teneva i rapporti anche con le altre sei parrocchie e con l’amministrazione comunale. Attualmente faceva parte anche del gruppo famiglia. Di professione consulente informatico, lavorava a Voghera, ma martedì si trovava a Brembate per una riunione. La salma verrà riportata a San Giuliano domattina: alle 10, nella parrocchiale, saranno celebrati i funerali. (04/07/2008)

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