Expo decolla, folla nei padiglioni
Visitatori da tutto il mondo - Foto/video

Sabato 2 maggio, all’indomani dell’inaugurazione, il sito espositivo ha registrato un boom di visitatori. Code agli ingressi. Spunta anche una sposa.

Tante le famiglie con bambini che hanno approfittato del ponte del 1° maggio per visitare i padiglioni. Ha riscosso particolare successo il Padiglione Zero di Davide Rampello, appena superati i tornelli dell’ingresso di Expo 2015, con la grande scritta Divinus Halitus Terrae e il simbolo di tutto l’allestimento, una terracotta proveniente dal museo egizio, la prima immagine dell’uomo al centro del mondo che risale a 6500 anni fa. Per entrare nella mattinata di sabato si è formata una lunga coda.

Nei vari padiglioni un intreccio di colori, musiche, culture e sapori (sapori anche bergamaschi, subito protagonisti). Nel sito espositivo si respira un’atmosfera di festa: è stata avvistata anche una sposa. Ma c’è ancora molto lavoro da fare: non tutti gli spazi, compresi ristoranti e shop, sono aperti e si sta ancora lavorando.

Sabato è stato anche inaugurato il padiglione dell’Uruguay, all’insegna del tango. Per la prima volta il Paese sudamericano partecipa a un’Esposizione universale con un proprio padiglione (in passato ha partecipato con piccoli stand) e per essere presente a Milano ha scelto questo tema: «La vita cresce in Uruguay».

Nel padiglione è possibile sperimentare una realtà virtuale «passeggiando» con i Google Glass per i lidi di Capo Polonio, una piccola località costiera in cui si vive senza elettricità, o conoscere il «piano Ceibal», grazie al quale ogni bambino in età scolare riceve dallo Stato un personal computer. In Uruguay la connessione a internet è gratuita.

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