Fantastico venerdì: «In un giorno
Trenord mi ha rubato un’ora di vita»

Ê stato un venerdì da «incorniciare» per i pendolari bergamaschi. Per arrivare a Milano 40 minuti di ritardo, per tornare solo 20... «In un giorno Trenord mi ha rubato un’ora di vita», scrive uno «storico» pendolare bergamasco.

Ê stato un venerdì da «incorniciare» per i pendolari bergamaschi. Per arrivare a Milano 40 minuti di ritardo, per tornare solo 20... «In un giorno Trenord mi ha rubato un’ora di vita», scrive uno «storico» pendolare bergamasco.

Poi c’è la questione della stazione... Ecco la lettera che ci ha scritto alla fine della giornata.

Stamattina 7 novembre entro in stazione per il mio quotidiano viaggio per Milano e comincio col pensare a questa benedetta stazione. Tutto quello che è finito è fatto male...

1) gli ascensori troppo larghi
2) il muretto sul primo binario che blocca i disabili (ed è pericoloso per tutti) e senza segnalazioni
3) la canalina per le bici fuori misura
4) l’assenza (mi pare) di un passaggio all’interno tra biglietteria e scale
5) l’assenza delle obliteratrici nei sottopassaggi (e manca anche la predisposizione)

E quello che manca è ancora tanto e doveva essere fatto tanto tempo fa.

La stazione non doveva essere pronta a settembre, cioè no ad ottobre, no forse a novembre, ma magari a dicembre? Intanto è sparito il cartello con la data fine lavori...

Prendo il mio treno delle 8,32. Alle 9.12 (orario previsto per l’arrivo a Milano Lambrate) sono fermo alla stazione di Melzo dove i nostri treni non fermano più da anni. Dopo un po’ malinconicamente il treno si ferma e riparte solo dopo un provvidenziale intervento da meccanico del macchinista. Arrivo a Milano con 45 minuti di ritardo su 40 di viaggio.

Basterebbe guardare il treno delle 8.32 per capire che il fatto si sia guastato solo oggi è un miracolo.

Ritorno col treno delle 18.10 (il mitico 2631) che impiega come è ormai abitudine 20 minuti in più da Lambrate a Bergamo e senza avere guasti.

In un giorno Trenord mi ha rubato un’ora di vita.

So che questa mail rimarrà lettera morta come le altre (l’ufficio reclami di Trenord non risponde più, quello di Rfi non ha mai risposto. Con il personale non possiamo prendercela perché molti fanno più di quanto sia richiesto e perché non sappiamo chi sono (poiché sono privi di cartellino di riconoscimento).

Ma forse i veri responsabili di questo sfacelo, Regione Lombardia che la proprietaria di Trenord, magari si ricordano che siamo noi che li votiamo o NON li votiamo?

Salvatore Vassallo del CPB

La pagina Facebook dei pendolari bergamaschi

Nell’allegato: diario di una settimana da pendolare
Scrive Lucia Ruggiero del Comitato pendolari bergamaschi: «Una lettera in cui cerchiamo di riassumere tutte le principali e peggiori segnalazioni del disservizio di Trenord, Rfi e Regione Lombardia arrivate sulla pagina Facebook del Comitato Pendolari Bergamaschi, insieme a una riflessione sullo stato del Tpl ferroviario lombardo in queste settimane».

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