«Fare il sindaco a Bergamo è bello»
Tentorio presenta la candidatura

La presentazione si è svolta a Palazzo Frizzoni e questa volta la sua coalizione è stata a sei. Franco Tentorio ha parlato della sua ricandidatura a sindaco di Bergamo in compagnia dei partiti Forza Italia e il Nuovo Centrodestra, l’Udc, la Lega, Fratelli d’Italia e la nuova lista Tentorio.

La presentazione ufficiale si è svolta negli uffici di Palazzo Frizzoni e questa volta la sua coalizione è stata a sei. Franco Tentorio ha parlato della sua ricandidatura a sindaco di Bergamo in compagnia dei segretari dei partiti che sostengono il suo nome: Forza Italia e il Nuovo Centrodestra, l’Udc, la Lega, Fratelli d’Italia e la nuova lista Tentorio.

«Quando mi hanno proposto di ricandidarmi ero perplesso, e non fingevo, ma dopo averci pensato e aver riflettuto sulla nostra città, ho accettato con entusiasmo e impegno» ha spiegato Franco Tentorio, che ha aggiunto: «Determinante è stato l’accordo, totalmente condiviso, di tutte le forze politiche della coalizione. Questo mi ha spinto ad accettare e mi ha parecchio lusingato».

Se nel frattempo i singoli partiti del gruppo stanno presentando il loro programma, a breve sarà presentato quello del gruppo: «Sarà condiviso e punterà sulla nostra città, con qualche sogno in cui credere» dice ancora Tentorio, che aggiunge: «Fare il sindaco è bello, nonostante i tanti impegni e le responsabilità - ha detto -. È bello perchè permette di dedicarsi a Bergamo, facendo del bene e facendo più bella la città. E se si sbaglia, e può capitare, i cittadini lo sanno: si sta cercando sempre di fare qualcosa di meglio».

Poi uno sguardo al passato: «Un miracolo è stato fatto: essere riusciti a mantenere i servizi, garantendo senza tagli quelli culturali e sociali, senza mai toccare le tasse - ha detto Tentorio -. Sicuramente per il prossimo programma parleremo di opere pubbliche, con una necessaria attenzione al Patto di stabilità: Bergamo non ha santi in paradiso e il patto deve necessariamente essere sbloccato. Ormai tutti i “gioielli di famiglia” sono stati venduti ed è quindi necessario che la situazione si evolva per permettere agli amministratori di lavorare».

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