Federconsumatori contesta
«Tasi? Non è cambiato nulla»

«Federconsumatori è sollecitata da diversi cittadini, e dalle aspettative riposte nel cambio di amministrazione comunale di Bergamo, a dire il proprio parere sulla prossima scadenza esattoriale per quanto riguarda la Tasi». Lo scrive il presidente Umberto Dolci.

«Federconsumatori è sollecitata da diversi cittadini, e dalle aspettative riposte nel cambio di amministrazione comunale di Bergamo, a dire il proprio parere sulla prossima scadenza esattoriale per quanto riguarda la Tasi». Lo scrive il presidente Umberto Dolci.

«Noi contestammo ai precedenti amministratori la decisione di adottare un meccanismo impositivo che penalizzava i “piccoli” proprietari del proprio appartamento - si legge nella nota -. Senza pretendere di non pagare la tassa sulla casa, dagli attuali amministratori si auspicava una modifica che riportasse la situazione contributiva ai tempi dell’Ici: dato che i proprietari di prima casa, ricchi o meno ricchi che fossero, l’anno precedente non la pagarono».

«Costatiamo che nulla è cambiato - è la conclusione -. A parte la sede dell’Ufficio tributi che, detto per inciso, non era il primo dei problemi».

Federconsumatori ripropone infine il comunicato diffuso lo scorso maggio.

Bergamo 21 maggio 2014

TASI A BERGAMO. SCARSA INFORMAZIONE E SCELTA PARTICOLARE:

TOGLIERE AI MENO ABBIENTI PER DARE AI FACOLTOSI

Ha voglia l’assessore al Patrimonio del Comune di Bergamo, accusato di avere fatto aumentare la tassa sulla casa, di dichiarare che “il tutto è stato pensato per far sì che non ci fosse nessun aumento per i cittadini in una valutazione globale”.

L’aliquota del 3.2 x mille invece che del 4 per mille, sommata alla detrazione ridotta da 200 euro a soli 60, ha un effetto indiscutibile: i proprietari di case dignitose ma modeste (sia come superfici sia come valore catastale) che l’anno 2012 pagarono col vecchio sistema sono fortemente penalizzati.

Ad esempio portiamo due casi significativi: A) Proprietario di bene dal valore calcolato con base imponibile di 50.000 €; B) Proprietario di bene dal valore (base imponibile) di 300.000 €.

A), che nel 2012 era esente , ora dovrà pagare 100 euro; B) che prima pagava 1.000 €, ora ne dovrà pagare 900.

In tale situazione il Comune nel 2014 incasserà tanto quanto incassò nel 2012, e ciò parrebbe dare ragione all’Assessore, ma questa è giustizia sociale?

Si evidenzia che molti di coloro i quali, sempre nel 2012, furono considerati esenti dal pagamento del tributo, quest’anno dovranno versare quote di Tasi (del 3.2 per mille) in proporzione a quanto manca dalla detrazione di 60 euro a quella di 200. In compenso i proprietari d’immobili di lusso o, semplicemente, dalle vaste superfici potranno godere di una notevole diminuzione della tassa.

Quindi … i soldi versati da chi prima pagava relativamente meno, invece di venire utilizzati dall’Amministrazione comunale per migliorare i cosiddetti “servizi indivisibili”, serviranno a compensare gli sconti per coloro che pagavano di più.

Sarebbe interessante, a proposito di “trasparenza” sapere quanto pagheranno in più, rispetto a quanto pagarono nel 2012, i contribuenti proprietari di beni dalla base imponibile compresa tra i 19.000 € e i 150.000€.

A questo si aggiunga la mancanza di sufficiente informazione, proprio coloro che non pagavano l’IMU non sono stati avvertiti che da quest’anno potrebbero essere chiamati a pagare.”

Federconsumatori Bergamo

Umberto Dolci (Presidente)

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