Finanza, maxisequestro di prodotti falsificati

Un ingente quantitativo di dispositivi medici ed apparecchi elettrici prodotti in Paesi del sud–est asiatico risultati non conformi alla normativa vigente in materia di sicurezza e comunque immessi sul mercato dopo l’apposizione di una etichetta mendace che indicava l’origine italiana dei prodotti è stato sequestrato dagli agenti del Nucleo di Polizia Tributaria di Bergamo che ha anche denunciato a piede libero il legale rappresentante dell’azienda bergamasca responsabile della commercializzazione dei prodotti.    
Nel corso di una lunga e articolata indagine è stato infatti riscontrato che la maggior parte dei prodotti poi sequestrati era stata progettata e realizzata interamente in Cina, Hong Kong e Taiwan e che un’impresa bergamasca li ha immessi in commercio su tutto il territorio nazionale indicando sulle confezioni che si trattava di prodotti fabbricati in Italia. Inoltre da qualche mese l’azienda aveva lanciato sul mercato delle lampadine a risparmio energetico realizzate in Malesia, relativamente alle quali non è stata in grado di esibire documentazione idonea a dimostrare che sulle stesse fossero stati eseguiti i test necessari per stabilire il rispetto di adeguati standard di sicurezza. Sulla scorta dei riscontri effettuati, l’Autorità Giudiziaria inquirente ha dunque disposto il sequestro di decine di migliaia di prodotti irregolari (termometri clinici, apparecchi anti–cellulite, misuratori di pressione, contapassi e lampadine) ed al termine delle indagini il rappresentante legale della società bergamasca è stato denunciato a piede libero sia per aver messo in vendita i dispositivi medici e gli apparecchi elettrici apponendovi segni mendaci relativamente all’origine dei prodotti, nonché per non aver rispettato la normativa vigente in materia di sicurezza.

(15/01/2008)

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