Fondi Lega, accolto ricorso della procura
Confermato il sequestro di 49 milioni

Il tribunale del Riesame ha accolto il ricorso della procura sul sequestro dei fondi della Lega in relazione alla truffa ai danni dello stato, stimata in 49 milioni, per rimborsi elettorali non dovuti dal 2008 al 2010 per cui sono stati condannati in primo grado Bossi, l’ex tesoriere Belsito e tre ex revisori conti.

Al momento i fondi sequestrati ammontano a circa 3 milioni e ora nelle casse del partito ci sono poco più di 5 milioni. Il leader del Carroccio Salvini tranquillo: «É una vicenda del passato, se vogliono toglierci tutto facciano pure, gli italiani sono con noi». Conte prende atto: «Ora per un partito sarà difficile svolgere attività politica. ripercussioni governo? Direi di no». Nelle motivazioni con cui il tribunale del Riesame ha detto sì al sequestro dei fondi della Lega si legge che i sequestri possono avvenire sulle somme che “periodicamente confluiscono sui conti» riconducibili al partito. «L’unico limite previsto dalla legge - si legge - per l’apprensione delle somme indicate nel decreto di sequestro preventivo è costituito dall’importo dell’arricchimento indebito fino a concorrenza del profitto del reato indicato nella sentenza di condanna, definito nella sentenza di rinvio come ’disponibilità monetarie in capo alla percepente Lega Nord che si sono accresciute del profitto del reatò, importo fino al raggiungimento del quale il sequestro conserva tutti i suoi effetti anche mediante successive apprensioni delle somme che periodicamente confluiscano sui conti ad essa riferibili».

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