Frana di Laxolo, situazione grave
Servono due milioni, ma non ci sono

Per mettere in sicurezza la frana di Caremondi, a Laxolo di Val Brembilla, servono circa due milioni di euro. Soldi che, al momento, non ci sono.

La stima è calcolata sulla base del progetto di massima realizzato dal Comune. Dopo la frana di 3.000 metri cubi di alberi e terra scesa martedì mattina, mercoledì 3 giugno c’è stato un sopralluogo della Regione (con il tecnico della Sede territoriale di Bergamo Mauro Fenice) insieme a tecnici e amministratori comunali.

Si è scesi alla base della frana, quindi a monte, nell’area del distacco, vicino alle abitazioni di via Manzù.«Un intervento tampone non servirebbe a nulla - spiega il dirigente della Sede territoriale della Regione Claudio Merati -, occorre una messa in sicurezza complessiva, nell’ordine dei due milioni di euro. Conosciamo da tempo la situazione della frana di Caremondi, inserita tra le priorità nella nostra provincia. Abbiamo chiesto fondi nell’ambito del progetto del governo “Italia sicura” ma ci hanno risposto che i soldi non saranno disponibili prima del 2016-2017. Altri finanziamenti potrebbero però arrivare da alcuni avanzi della legge 267 del 1998 sulle zone a rischio. Vedremo».

Merati prosegue nel descrivere la situazione della Valle del molino. «Il distacco di martedì - dice - è all’interno di una frana di dimensioni molto più ampie. Negli anni il corso d’acqua si è abbassato determinando lo sfaldamento delle sponde. Una tipologia di frana più vicina a quelle appenniniche che alle solite nostre. Per risolverla si può pensare di rialzare il fondo del corso d’acqua lasciandolo però a cielo aperto. Impensabile, e anche vietato dalla legge, intubare il torrente anche perché sarebbe pericoloso».

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