Francia: ne uccide di più l’inquinamento che alta velocità e incidenti stradali

Ne uccide di più il tubo di scappamento che l’alta velocità sulle strade. E’ il sorprendente risultato di statistiche condotte in Francia in relazione agli effetti che ha avuto la stagione estiva particolarmente afosa. Sono almeno 6.000 i morti per i veleni scaricati nell’atmosfera da auto e industrie. E Meteo France rincara la dose: gli episodi di afa si moltiplicheranno per 5 nei prossimi decenni.

Il presidente dell’ente che si occupa di prevedere il tempo in Francia, Jean-Pierre Besson, non lascia molte speranze aireduci dell’estate più calda di sempre: per il 2050-2100 - ha spiegato ai microfoni di France Inter - in Francia e nel mondo ci sarà un’instabilità dell’atmosfera molto superiore a quella attuale, ci saranno molti più fenomeni estremi rispetto ad oggi. I picchi di caldo come quelli di quest’estate, potrebbero quintuplicarsi. Quello che vediamo oggi in tutto il mondo è il manifestarsi di un cambiamento climatico. Poi, il responsabile francese delle previsioni ammette che le sue parole sono più il frutto di una convinzione che non di certezze e sono contestate da altri studiosi. Intanto, le città francesi si preparano alla giornata senza auto e Parigi teme una paralisi di traffico sugli assi urbani che non potranno essere valicati per entrare al centro.

(21/09/2003)

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