Gimondi premiato con il «sigillo longobardo»

I sigilli longobardi sono stati consegnati ai bergamaschi Felice Gimondi, campione del mondo di ciclismo, e Gianvito Martino, medico ricercatore responsabile dal ’97 dell’unità di neuroimmunologia della Fondazione San Raffaele di Milano. Nel corso della serata - organizzata dal Consiglio regionale lombardo - sono stati consegnati altri 14 sigilli. Tra i premiati monsignor Luigi Giussani, Mike Buongiorno, Natalia Aspesi, il violinista Uto Ughi e il giornalista sportivo Maurizio Mosca. Nella motivazione per il riconoscimento a Gimondi si afferma: «Serio e leale in bicicletta come nella vita, è un esempio da additare alle nuove generazioni di atleti».

Felice Gimondi al centro del gruppo dei premiati dal Consiglio regionale lombardo con il «sigillo longobardo» per l’esempio che ha saputo dare ai giovani, come atleta e come uomo.

Sul palco dell’Auditorium di Milano è salito anche Gianvito Martino, classe 1962, balzato agli onori della cronaca «per aver sviluppato - ha scritto la Regione - nuove terapie riparative, di tipo genetico-cellulare, tra cui l’uso delle tanto citate cellule staminali neurali, che possono ricostituire le aree della mielina colpite dalla sclerosi multipla». È un «esempio di cervello - è la conclusione del Parlamento lombardo - che non ha ceduto alle sirene straniere». «Sono andato negli Stati Uniti 12 anni fa - commenta il ricercatore - sono tornato e ho avuto la fortuna di lavorare al San Raffaele, struttura all’avanguardia nel mondo. In Italia abbiamo le competenze e le idee: mancano, però, infrastrutture e finanziamenti per la ricerca».

(16/03/2004)

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