Giornata del malato, il vescovo: «La Sanità si perfezioni anche nell’umanizzazione»

«Una delle urgenze per le parrocchie e per la società è accorgersi e soprattutto ascoltare le voci sommerse e deboli dei malati e dei sofferenti. Il mondo sanitario deve perfezionarsi non soltanto nella competenza tecnica e professionale, ma anche nell’umanizzazione». È l’appello lanciato dal vescovo Roberto Amadei, che oggi, nel santuario della Madonna dei Campi a Stezzano, ha presieduto la concelebrazione eucaristica diocesana per la 16ª Giornata mondiale del malato, legata alla festa della Madonna di Lourdes.

Erano presenti oltre 300 persone tra fedeli, malati, disabili e volontari nel mondo della malattia e della sofferenza. «Vogliamo pregare per tutti i malati del territorio bergamasco e per le loro famiglie - ha detto il vescovo all’omelia -. Vogliamo pregare, perché i malati e le loro famiglie, coinvolte più direttamente nella sofferenza, conservino la certezza che il Signore non è indifferente».

Si è quindi rivolto alle parrocchie. «Preghiamo per le nostre comunità cristiane perché, come il buon samaritano, non si preoccupino delle tante cose da fare, ma si fermino davanti a ogni ferito».

Monsignor Amadei si è rivolto anche al mondo della sanità. «Preghiamo per questa realtà, perché si perfezioni sempre più non soltanto nella competenza tecnica e professionale, ma anche nell’umanizzazione, perché il malato è soprattutto una persona, con alle spalle una sua storia e una famiglia. Il progresso si misura non soltanto dalle scoperte scientifiche, ma soprattutto sull’attenzione ai deboli e ai sofferenti».

(10/02/2008)

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