Gleno: niente commissariamento

Niente commissariamento per la Casa di riposo di via Gleno. Il presidente Gianni Pagnoncelli è tornato a Bergamo - dopo il summit in Regione - con una buona notizia: «Abbiamo presentato il nostro piano triennale di risanamento, e la Regione ci ha detto che possiamo quindi approvare il bilancio consuntivo».

Il termine scadeva il 30 giugno, e la Casa di riposo aveva beneficiato di un rinvio di una settimana. «Non era un termine così perentorio», sottolinea Pagnoncelli. Dal Pirellone è arrivata comunque la risposta che al Gleno attendevano con ansia: il Consiglio di amministrazione potrà approvare il bilancio, anche se in perdita, allontando così una volta per tutte l’ipotesi commissariamento. Il 2002 si era chiuso infatti con un bilancio in rosso di 3 milioni e 230 euro, quindi di per sè non approvabile: il consuntivo doveva chiudere in pareggio o in attivo. «Ma il regolamento di contabilità degli enti pubblici - ha spiegato il presidente - consente di continuare nel proprio esercizio, approvando il bilancio in due ipotesi: quando è prevista la copertura del disavanzo nell’anno successivo o quando c’è un piano triennale di rientro». Secondo il piano di rientro, il buco del 2002 si coprirà con la vendita dei terreni di Campagnola, tra l’omonima via e l’asse interurbano. La perdita per il 2003, che si aggirerebbe sul milione e 500 mila euro, verrebbe invece coperta con la vendita della Casa albergo al Comune o a Bergamo infrastrutture e con un taglio dei costi. Nel 2004 la perdita di 900 mila euro sarà invece colmata con un residuo della vendita della Casa albergo e con un ulteriore taglio dei costi, fino ad arrivare alla parità nel 2005.

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