«Grandi eventi, poche risorse»
Bergamo prepara il capodanno

«Grandi eventi, poche risorse». Per il capodanno in piazza il vice sindaco Gianfranco Ceci rispolvera la delega che dopo l’adunata degli alpini nel 2010 si è ironicamente auto attribuito e anche per il 2013 centra l’obiettivo.

«Grandi eventi, poche risorse». Per il capodanno in piazza il vice sindaco Gianfranco Ceci rispolvera la delega che dopo l’adunata degli alpini nel 2010 si è ironicamente auto attribuito e anche per il 2013 centra l’obiettivo: all’ultimo, con quattro soldi (20 mila euro), ma la festa si farà.

Delle «nozze coi fichi secchi» che, proprio il periodo di crisi, ha convinto a riproporre per l’ennesima volta: «Abbiamo cercato di fare tutto il possibile per organizzare la tradizionale manifestazione - spiega - con l’obiettivo di offrire a tutte le famiglie, in un periodo di difficoltà economiche, qualche ora lieta e un momento di socialità che, in molti casi, non potrebbero permettersi diversamente».

Il programma del capodanno ai tempi della recessione? Più o meno quello degli anni migliori. «Nonostante le difficoltà - aggiunge Ceci - stiamo organizzando l’evento secondo il copione di sempre. Avremo così due momenti: il primo in piazza Matteotti, dove verrà allestito un palco e sarà organizzato l’intrattenimento per 4-5 mila persone con musica dal vivo e deejay grazie a un partner che stiamo definendo proprio in questi giorni. Il secondo in Città alta, molto più soft e in linea con il contesto storico, grazie a un repertorio con musica d’ascolto e alla collaborazione di Radio Ponte. Non mancherà, inoltre, un’attenzione specifica per le famiglie e i bambini per i quali, in piazza Matteotti, è previsto, in prima serata, uno spettacolo ad hoc».

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