Grida «aiuto aiuto» in acqua
Poi si sente male davvero: salvato

Aveva appena mangiato e ha fatto un po’ lo sbruffone: un 17enne di Busnago se l’è vista brutta sabato 24 maggio a Monasterolo, dove ha rischiato di morire annegato nel lago. A salvarlo la fidanzata e due quarantenni.

Aveva appena mangiato e ha fatto un po’ lo sbruffone: un 17enne di Busnago se l’è vista brutta sabato 24 maggio a Monasterolo, dove ha rischiato di morire annegato nel lago. A salvarlo la fidanzata e due quarantenni.

Il 17enne, M. S., era arrivato al lago con un gruppo di giovani brianzoli. Dopo mangiato, erano appena passate le 14, il ragazzo e un amico hanno deciso di tuffarsi dal pontile, nonostante fosse appena iniziata la digestione. L’amico si è limitato a un tuffo, mentre M. S. ha continuato a tuffarsi e ha urlato anche per scherzo «aiuto, aiuto» fingendo di annegare.

Il problema è che il 17enne poco dopo si è sentito male davvero. La sua ragazza che era a riva non l’ha visto riemergere per un paio di minuti e allora si è tuffata individuandolo senza sensi sott’acqua. Si è messa a gridare aiuto e due quarantenni che stavano prendendo il sole sono intervenuti e hanno recuperato il ragazzo.

M. S. non respirava, è stato un quarto d’ora di grande preoccupazione, ma piano piano il 17enne si è ripreso e, dopo aver vomitato, la paura è passata. Nel frattempo era intervenuto il 118 che ha aiutato il giovane a riprendersi prima di trasportarlo all’ospedale di Seriate.

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