Gufi, ricci, gheppi e pipistrelli
Quanti animali salvati dai pallini

Gufi, gheppi, ricci e pipistrelli. Ma non solo. Tantissimi gli animali feriti dai pallini dei cacciatori, ora che la stagione è aperta. Con il Wwf un centro per salvarli.

Con l’apertura della stagione di caccia, gli arrivi al Centro recupero animali selvatici dell’Oasi del Wwf di Valpredina di uccelli (appartenenti a specie protette) impallinati è frequente, in particolare rapaci come il gufo comune proveniente da Aviatico e consegnato agli esperti del Cras dalla Polizia provinciale.

Nella lista degli uccelli con segni di ferimento da arma da fuoco compaiono anche un astore e un giovane sparviero maschio, raccolto a Villa d’Almè. Nella provincia di Brescia è stato ritrovato, proprio a poche ore dall’apertura della stagione venatoria, un gheppio morto.

Tra i tanti animali bisognosi di soccorso, qualcuno riserva particolari sorprese come il giovane riccio albino. «È il primo con questa particolarità che abbiamo mai accolto. Il riccio si presenta completamente bianco e con gli occhi rossi, tipici della mancanza del pigmento. Un fenomeno raro, ma possibile in tutte le specie animali» spiega Anna Maria Gibellini. A condurlo al Cras una famiglia che l’ha trovato in un prato a Scanzorosciate.

L’appello a tutti coloro che trovano animali di questo tipo è di portarli subito al Cras perché possano essere soccorsi nel modo più adeguato. Tra gli ultimi arrivi anche due pipistrelli, un «orecchione» e un Molosso del Cestoni.

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