I commercianti di Santa Caterina
«Più controlli ma niente coprifuoco»

Comprendono le proteste dei residenti e si dicono pronti a fare la loro parte i titolari dei locali notturni di Borgo Santa Caterina, travolti dal «caso movida». «Il fenomeno è difficile da gestire, ma bisogna conciliare le esigenze di tutti».

Comprendono le proteste dei residenti e si dicono pronti a fare la loro parte i titolari dei locali notturni di Borgo Santa Caterina, travolti dal «caso movida».

«Il fenomeno è difficile da gestire, ma bisogna conciliare le esigenze di tutti, dei giovani che chiedono di divertirsi, dei commercianti che devono poter lavorare e dei residenti che hanno tutto il diritto di riposare» dice Luca Rebuzzi, ventottenne proprietario del Reef Cafè. «Siamo sensibili al problema, ne abbiamo parlato tante volte con il sindaco, gli assessori e gli abitanti del quartiere, e abbiamo anche preso delle iniziative».

Buttafuori in ogni locale e una campagna di sensibilizzazione per i clienti («Divertiti e rispettaci»), ma evidentemente non è bastato. Appurato che non tutti rispettano le regole e che il senso civico non è poi così diffuso, tenere a bada centinaia di giovani che si riversano in strada nelle sere della movida non è impresa da poco. «L’ordine pubblico non ci compete, noi non possiamo allontanare i clienti che dopo la chiusura restano in strada, ma più controlli aiuterebbero, senza arrivare al coprifuoco» commenta il giovane imprenditore. «Pensiamo che far viaggiare gli autobus anche la notte, ottimizzare il servizio di pulizia delle strade, aprire bagni pubblici e realizzare dossi e segnaletica per ridurre la velocità delle auto aiuterebbe a migliorare la situazione».

Sui disagi notturni in Borgo Santa Caterina intervengono anche Ascom e Confesercenti. «Non possiamo non essere sensibili alle ragioni e alle richieste del Comitato dei residenti e non vogliamo difendere gli atteggiamenti poco costruttivi di una minoranza dei gestori dei locali. Il timore è che si crei un solco che allontani irreparabilmente gestori e residenti».

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