I pazienti accusano: «Truffati per 400 mila euro» Nessuna traccia del guaritore dal dicembre scorso. Gli inquirenti sono convinti che sia in Costa Rica

Nessuna traccia del guaritore dal dicembre scorso. Gli inquirenti sono convinti che sia in Costa Rica

Il telefono dello studio squilla a vuoto ormai da tempo, il numero dell’abitazione – un appartamento in via Borgo Palazzo – risulta inesistente al servizio 412 della Telecom, a casa nessuno tra quanti sono andati a bussare ha ottenuto risposta.

Mauro Parazzi – naturopata di 45 anni – da qualche tempo a Bergamo è soltanto un nome: un nome che compare su una targhetta dorata in bella mostra all’ingresso del condominio in cui si trova il suo ambulatorio, in via Don Luigi Palazzolo 67, dove curava i malati applicando metodi naturali; un nome finito nel registro degli indagati dietro denuncia di alcuni suoi pazienti, che lo accusano di essersi intascato i risparmi che gli avevano consegnato e che lui aveva garantito di far fruttare, investendoli nel commercio di alcuni prodotti naturali.

Ma di lui – mantovano di nascita, iscritto all’anagrafe di Bergamo dal ’99 come proveniente dal Venezuela – si sono perse le tracce ormai dal dicembre scorso e gli investigatori sono convinti che si trovi in Costa Rica, piccolo paese del Centramerica. Il sostituto procuratore che si sta occupando del caso, Francesco Lentano, ha già disposto il sequestro dello studio di via Palazzolo: il provvedimento è stato eseguito martedì dalla polizia giudiziaria, «aliquota della Polizia di Stato».

Il sospetto degli inquirenti, e allo stesso tempo il timore dei pazienti, è che Parazzi possa aver lasciato il Paese con moglie e figlia e soprattutto con il denaro intascato per i presunti investimenti e che – stando alle denunce – ammonta a oltre quattrocento mila euro. Per ora è solo un’ipotesi investigativa, sulla quale si stanno cercando riscontri.

Quel che è certo è che il naturopata è stato visto l’ultima volta all’inizio di dicembre da alcuni dei suoi pazienti, gli stessi che poi lo hanno denunciato; che il suo studio è chiuso dal medesimo periodo e infine che tutti i suoi recapiti – sia telefonici sia di posta elettronica – risultano inaccessibili; che alle persone alle quali aveva chiesto i soldi, tre mesi fa fece avere una lettera nella quale sosteneva che avrebbe restituito i denaro entro giugno con un bonifico bancario.

Inutili i tentativi di contattarlo messi in atto sia dai pazienti, che lo cercano per chiedere la restituzione del denaro, sia da parte dei poliziotti impegnati a far luce su questo piccolo giallo. Anche il proprietario dei locali dove si trova lo studio è in arretrato di alcuni mesi con il pagamento dell’affitto.

Gli inquirenti stanno cercando di rintracciare altri pazienti e anche le persone che hanno collaborato con lui, per capire se qualcuno di loro sia a conoscenza dei suoi spostamenti e delle sue intenzioni su un eventuale ritorno. La convinzione di chi indaga – supportata, pare, da biglietti aerei – è che Parazzi sia in Costa Rica. Un controllo all’anagrafe del consolato italiano nel Paese centramericano ha dato esito negativo: l’indicazione non è però determinante, poiché il naturopata potrebbe anche non aver fatto ricorso al Consolato.

L’inchiesta è solo agli inizi e la polizia giudiziaria, che lavora al caso da qualche giorno, sta vagliando tutti gli elementi possibili per cercare di sbrogliare la matassa. Per ora contro Parazzi ci sono tre denunce, ma gli inquirenti non escludono che ne possano arrivare altre, considerato il fatto che i pazienti rivoltisi alla magistratura hanno assicurato di non essere i soli ad aver dato denaro al naturopata.

La prima segnalazione è arrivata alla Guardia di Finanza una decina di giorni fa da parte di un impiegato, che ha raccontato di aver dato a Parazzi quarantamila euro – più altri 65 mila per conto di amici – perché li investisse nel commercio di «prodotti a base di cellule animali». Lo stesso hanno fatto altre due persone, che si sono rivolte direttamente alla Procura, denunciando di aver consegnato a Parazzi rispettivamente 286 mila e 16 mila euro.

Parazzi non è un nome sconosciuto in Tribunale. In passato ha subito un processo per esercizio abusivo della professione medica: fu assolto. Su Internet il suo studio di Bergamo compare come la sede italiana di un «Istituto europeo di scienze naturopatiche», con sede a Barcellona, in Spagna: chiamando il numero di telefono riportato, ci si sente rispondere che l’istituto non si trova più lì: null’altro.

(Servizio foto Bedolis)

(13/02/2004)

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