Il gelato, l’impresa, il successo
Grom al Campus di ingegneria - Video

Federico Grom, il cofondatore torinese della catena di gelaterie, il 5 maggio è stato al Campus della facoltà di ingegneria a Dalmine, nell’ambito del ciclo di conferenze, organizzate dal Cyfe, dal titolo Tag (Trends in the age of globalization) per cogliere le grandi tendenze socio-economiche dell’era globale.

Quella di Federico Grom e Guido Martinetti è la storia di due giovani che sono partiti con «un’idea e un obiettivo in testa che vale ancora oggi: fare il gelato più buono del mondo», ha spiegato Grom agli studenti.

Un’idea vincente. La nascita e il repentino successo del marchio Grom, sono la dimostrazione che anche in Italia, specie nell’agroalimentare di qualità, le buone idee vengono premiate.

Era il 2002 quando i due giovani lessero un articolo di Carlo Petrini, - presidente di Slow Food - che lamentava come il gelato non venisse più fatto bene come una volta. A quel punto Grom disse all’amico: «Perché non lo facciamo noi, buonissimo, scegliendo le migliori materie prime?». Così partì da Torino e, con pochissime risorse a disposizione, creò quello che adesso è un impero del gelato, con negozi a New York, Parigi, Tokyo, Osaka e Malibu.

© RIPRODUZIONE RISERVATA