Il jet set alla cena per Renzi
Per Bersani gazebo e volontari

C'è il Pd che fa i banchetti in strada e il Pd che il banchetto lo fa al ristorante. Mentre i bersaniani tornano ai gazebo e ai volontari, politica e jet set vanno a braccetto alla cena di autofinanziamento per la campagna elettorale di Matteo Renzi. Guarda la fotogallery

C'è il Pd che fa i banchetti in strada e il Pd che il banchetto lo fa al ristorante. Mentre i bersaniani tornano ai gazebo e ai volontari, politica e jet set vanno a braccetto alla cena di autofinanziamento per la campagna elettorale di Matteo Renzi.

Centottanta persone (quasi il doppio del previsto) hanno partecipato, giovedì sera, all'iniziativa del comitato «Bergamo per Renzi» alla Marianna, sottoscrivendo la quota base di 150 euro. Per un menu light: buffet d'ingresso, risottino ai gamberetti e zucchine, buffet di dolci, il tutto innaffiato dal Dolcetto di Ovada.

In sala il gotha dell'economia bergamasca (il presidente del Creberg Cesare Zonca, avvocati, come Enrico Felli e Federico Pedersoli, tra i promotori; commercialisti, da Giorgio Berta a Franco Patti, architetti del calibro di Pippo Traversi, dirigenti, manager, industriali e imprenditori: rappresentanti della famiglia Radici e Iannone, Renato Guatterini, Pierino Persico, Giorgio Pandini, Benito Guerra della Robur, Angelo Carrara, presidente dell'Associazione artigiani, Giuseppe Annunziata, presidente della Tessival, Armando Maffeis, Maurizio Carrara, presidente di Unidea-Unicredit Foundation, per citarne alcuni).

Ma anche amministratori (dai sindaci di Ciserano e Sarnico alla consigliera provinciale Mirosa Servidati) ed esponenti dei partiti, del Pd (come lo zoccolo duro dei renziani: Marcello Saponaro, Alessandro Frigeni, Manuel Bonzi e Vladimiro Lanfranchi), ma non solo. Rappresentato, infatti, tutto l'arco costituzionale: dalla Rifondazione di Milvo Ferrandi alla Dc di Nicola Carrara. Così come tutto il guardaroba. Sul lato maschile, infatti si va da (un minoritario) stile Marchionne (maglioncino minimalista) a un (ovviamente) predominante stile Renzi: camicia bianca, senza cravatta. Senza tempo i jeans di Claudio Arici, direttore del Pronto soccorso dei Riuniti, e gli occhiali arancioni dell'ex assessore Dario Guerini. Sul lato femminile pochi lustrini, domina un sobrio total black; solo qualche chioma è più vistosa di altre.

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